Ivana Spagna è tornata! Grande e atteso ritorno per la regina della dance italiana. Icona della musica tra gli anni 80’ e 90’ è tornata con un nuovo e meraviglioso progetto. “1954” è il titolo di questo album e oltre a segnare il ritorno (dopo quasi 10 anni) di Ivana Spagna, segna anche il suo approdo nella musica “auto-prodotta”. Un album in italiano, che vede 10 brani (tra inediti e cover) e tante collaborazioni importanti.
MMI – Cosa ci puoi raccontare Ivana Spagna di questo titolo “1954”?
S – Io sono del dicembre del 54’. Ho voluto mettere come titolo la mia età perché ero stanca di combatterla. Per me era diventata un mattone, noi donne, quando superiamo una certa età veniamo viste in un’altra maniera rispetto all’uomo. Con il tempo, ho capito che invecchiare non è una colpa, anzi è un dono che ti arriva dal cielo. Posso stare vicina a chi voglio bene. Rimanere è una cosa bella è un vero regalo. Anche perché invecchiare non è un dono dato a tutti. Invecchiare è un regalo e lo voglio vivere come tale.
MMI – Com’è stato tornare dopo ben 10 anni con un nuovo album?
S – Erano anni che pensavo di fare un album, ma ci pensavo e basta. Nel frattempo, ho avuto anche la possibilità di fare altre cose come scrivere due libri. La voglia di preparare questo album c’era, ma forse anche per una questione di responsabilità, continuavo a rimandare. Anche perché fare un album e auto-produrselo è un impegno enorme. Così quando mi sono decisa ho chiamato mio fratello Teo che mi ha aiutato da subito. Anche se all’inizio era molto dubbioso, poi dopo si è lasciato trasportare. Pensavo di fare come con “Easy Lady”, dove all’inizio nessuno la voleva e così l’abbiamo auto-prodotta da soli (Spagna, Theo e il suo primo compagno ndr.).
Poi ho chiesto aiuto al mio manager, perché io al limite lavoro su un album, ma non so organizzare le cose, le presentazioni, il cercare una distribuzione o un’etichetta. Insomma, devo ringraziare tante persone e devo ringraziare la ‘Self’ di Lombardoni. Per me lavorare con loro è stato un ritorno al passato. Ci hanno messo veramente passione e ho sentito la loro energia positiva.
MMI – Dell’album cosa ci puoi raccontare?
S – È un album che vede tutto ciò che mi piace. Io vivo nel mio mondo musicale, fatto di accordi, concatenazioni armoniche e melodie, ma visto che potevo scegliere in questo album, mi sono voluta gettare anche in altri mondi. Fare da interprete per altri autori. Tanti sono i brani arrivati e ho scelto quelli che più mi hanno colpito l’anima. “Prigioniera del tuo nido” mi è stata affidata da Luca Chiaravalli, poi “Nel tempo” ha visto la collaborazione di Davide Ippolito, che mi ha portata in un mondo musicale lontanissimo dal mio e che mi ha fatto incontrare Jay Santos. Insomma, tutte queste combinazioni musicali e le canzoni scritte da me e mio fratello Theo hanno fatto nascere l’album “1954”.

MMI – Possiamo dire che è stato il primo singolo “Nessuno è come te” a convincere definitivamente Ivana Spagna per questo album?
S – Esatto! È stato questo il brano che mi ha convinto. Un giorno ero al pianoforte e cercavo di comporre qualcosa… quel giorno mi è venuta una bella armonia, che mi dava delle belle emozioni e poi una bella melodia, che è diventata poi “Nessuno è come te”. Questo brano ha molte analogie con “Gente come noi”. Entrambi i brani li ho completati in poco tempo, forse in una notte. Per me è stato un segno. Questo brano mi ha dato la forza di fare l’album.
MMI – Oggi si parla tanto di musica indipendente, ma effettivamente con questo album lo sei diventata anche tu. Che effetto ti fa?
S – Fa un certo effetto. Praticamente, io non avevo mai fatto una cosa del genere e a differenza di altre situazioni qua ho deciso tutto in completa autonomia. Anche se devo ringraziare tante persone. Inoltre, voglio ringraziare tutte le radio indipendenti, perché mi stanno supportando e stanno suonando il mio brano. È un aiuto grandissimo che mi danno.
MMI – È presente anche una cover “Se io, se lei” di Biagio Antonacci. Perché questa cover e perché è stata lasciata al femminile?
S – Questa canzone l’avevo già interpretata a Music Farm. Lì non si sceglievano le canzoni, ma te le affidavano loro. Quando l’ho cantata me ne sono subito innamorata. Così con questo album mi sono regalata questa possibilità, anche perché è una canzone di una bellezza unica. Inoltre, per il rispetto che nutro verso questa canzone non ho voluto cambiare nulla. Infatti, avrei dovuto cantare “Se io, se lui”, ma avrei rovinato la canzone, avrei rovinato la musicalità del brano. Così ho deciso di trasportarla in una storia d’amore tra due donne. Io credo nell’amore universale, per me non è un discorso di tolleranza, ma di rispetto.
MMI – Questo è un album speciale, sia per il tuo ritorno, ma anche perché è legato ad una iniziativa benefica… quella a favore dei “City Angels”. Come nasce questa idea?
S – Io sono testimone dei “City Angels” da diversi anni. Spesso capita che vado a cantare nelle loro manifestazioni o nelle loro raccolte di fondi. I City Angels di Mario Furlan fanno tantissimo. Loro non cercano solo di aiutare, sfamare o vestire chi è in difficoltà, ma cercano anche di reinserirli nella società. Questo aiutare così è una cosa bellissima.
MMI – Del tour hai già qualche notizia?
S – In realtà no. Ho finito il tour qualche settimana fa e non me la sento ora di ripartire subito. Adesso partirò con la promozione, con ospitate in televisione, continuerò con le interviste e farò di tutto per far arrivare l’album alla gente. Per il tour aspettiamo l’estate, anche perché a me piace fare un tour con delle canzoni che la gente conosce. Nei miei concerti ho sempre dato la precedenza alle canzoni conosciute. La gente quando va ad un concerto vuole sentire le canzoni che ama e vuole divertirsi.
Tracklist di “1954” il nuovo album di Ivana Spagna:
Nessuno è come te
Prigioniera nel tuo nido
Cartagena
Nonostante tutto
Essenza e anima
Se io se lei
Mi manchi tu
Nel tempo
Amici per amore
Chissà se mai
Per ogni singolo album venduto sarà donato 1 euro ai “City Angels”, Associazione Onlus di volontari che assistono cittadini in difficoltà e chiunque necessiti di bisogno fondata nel 1994 da Mario Furlan.