James Cameron, compie 67 anni il regista di grandi cult cinematografici

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Di Redazione Metropolitan

Nasce il 16 agosto 1954 a Kapuskasing (Canada) James Francis Cameron, regista, produttore, sceneggiatore e montatore cinematografico. Nel 1985 Cameron ha fondato la Lightstorm Entertainment, una società di produzione cinematografica indipendente che ha l’obiettivo di lasciare ai registi la piena libertà espressiva.

Le tematiche trattate da James Cameron

Da sempre legato al mondo del mare e all’acqua, tali elementi assumono nei film di James Cameron una inedita interpretazione per la realtà visiva. Ma soprattutto le opere di James Cameron, spesso rivolte al grande pubblico, concernono il rapporto tra la tecnologia e l’uomo. Possiamo vedere in “Terminator” le macchine come mere antagoniste dell’uomo, o la tecnologia in “Avatar” che funge dalla tecnologia che stiamo vivendo ai giorni nostri.

La strada verso il successo

James Cameron, che all’epoca studiava fisica senza però aver conseguito la laurea, inizia a dedicarsi al cinema grazie a “Star Wars“. Dopo aver girato con buoni risultati il cortometraggio “Xenogenesis” (1978), il regista canadese inizia a collaborare come tecnico degli effetti speciali nel team di Roger Corman. Il suo debutto alla regia arriva con “Piraña paura” (1982), il seguito di Piraña (di Joe Dante, 1978).

È con “Terminator” (1984) però che James Cameron dirige il suo primo cult, consacrando definitivamente anche la carriera di Arnold Schwarzenegger. Successivamente arriva il turno di “Aliens – Scontro finale” (1986), sequel del film horror-fantascientifico diretto da Ridley Scott. Nel 1989 si cimenta in “The Abyss“, un film rivalutato col tempo positivamente dalla critica. Nel 1991, poi, James e Arnold tornano a lavorare insieme con “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” e nel 1994 con “True Lies“. Il secondo capitolo del franchise iniziato nel 1984 diventa l’episodio più amato della saga, mentre “True Lies” si pone come spy-movie ironico e romantico che viene ricordato tutt’ora con simpatia.

“Titanic” e “Avatar”

Nel 1997 esce il suo masterpiece per eccellenza, niente meno che “Titanic“, il terzo film con più incassi nella storia del cinema ($ 2 195 170 204). L’opera vanta il record di vittorie ai Premi Oscar (11 su 14 candidature) assieme a “Ben-Hur” (1959) e ” Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re” (2003). Inoltre, il film con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet protagonisti, vanta il record di candidature (14) insieme a “Eva contro Eva” (1950) e “La La Land” (2016). Con 200 milioni di dollari di budget, (più altri 85 usati per la promozione) “Titanic” è diventato il film più costoso della storia del cinema.

Per dodici anni James Cameron non ha più diretto lungometraggi, ma nel 2009 esce “Avatar“, il film con più incassi nella storia del cinema (ben $ 2 847 246 203). Quest’ultima opera, che vede Sam Worthington come protagonista, è il primo film di una saga che continuerà nel 2022 e nel 2024. Oltre ad aver preso tre Oscar nella sezione di miglior fotografia, migliori effetti speciali e miglior scenografia, l’opera ha riportato in auge il 3D.

Jacky Debach

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