Jim Carrey: 5 ruoli cult

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Di Redazione Metropolitan

Compie oggi 60 anni uno degli attori più amati sempre, stiamo parlando di Jim Carrey, fratello più piccolo di John, Patricia e Rita. Lui è nato a Newmarket ed è figlio di Percy (contabile e musicista) e di Kathleen Oram Carrey (casalinga). Jim Carrey aveva il dono della simpatia fin da giovane tanto che, i suoi insegnanti di liceo alla fine di ogni giornata di scuola, gli davano qualche momento per un’esibizione alla maniera dei cabaret. Ci sono diversi film che hanno fatto di Jim Carrey un vero e proprio mito cinematografico, parliamone di alcuni.

“Ace Ventura”

Non sono stato specifico con il titolo perché Carrey ha recitato in entrambi i capitoli (“Ace Ventura – L’acchiappanimali”, 1994, e “Ace Ventura – Missione Africa”, 1995) di questo franchise e, inoltre, sta per tornare con un terzo episodio che è in lavorazione. In questi due film Jim Carrey interpreta Ace Ventura, un detective specializzato in ritrovamento di animali. Il primo capitolo è stato fondamentale per la sua carriera visto che, proprio da quel momento, la sua carriera decolla.

“The Mask – Da zero a mito”

Nel 1994 esce anche un’altra pellicola diventata un vero e proprio cult cinematografico. Con questo film, infatti, come cita il mero titolo, Jim Carrey diventa un mito per molti spettatori grazie alla sua dote di interpretare un uomo timido e debole che, indossandosi una maschera, diventa spavaldo e con dei poteri. Sarà impossibile scordarsi di “The Mask – Da zero a mito” per diversi motivi: per la faccia verde di Jim Carrey non appena indossa la maschera, per il suo “sfumeggiante” e per i suoi momenti di esibizionismo che rivelano la sua dote di showman.

“The Truman Show”

Dopo aver consolidato il suo status di comico per eccellenza portando con sé altri ammiratori con “Scemo e più scemo” (di Peter Farrelly, 1994) e con “Bugiardo Bugiardo” (di Tom Shadyack, 1997), arriva il momento di compiere una prova di maturità e la sua prova di maturità arriva con “The Truman Show“. Il film diretto da Peter Weir uscito nel 1998 dimostra la totale versatilità di questo attore dal momento che non si tratta affatto di una commedia leggera. Tale lungometraggio è il riflesso del potere dei media al giorno d’oggi nonché un’ispirazione al fenomeno del reality show (nato proprio in quel periodo). Jim Carrey vince la sfida aggiudicandosi anche il Golden Globe come miglior attore protagonista in un film drammatico.

“Man on the Moon”

Nel 1999 Miloš Forman dirige un film sulla storia del comico Andy Kaufman, interpretato proprio da Jim Carrey. Ancora una volta l’attore canadese dimostra di riuscire a portare a casa il risultato con una performance pazzesca che, di nuovo, lo porta a vincere il Golden Globe come miglior protagonista ma questa volta per un film commedia o musicale. Per recitare in questo prodotto audiovisivo, Carrey si è completamente immedesimato in Andy Kaufman anche al di fuori delle riprese, portando all’esasperazione anche Miloš Forman.

“Se mi lasci ti cancello”

Non fatevi fregare dal titolo tradotto in italiano (il titolo in lingua originale è “Eternal Sunshine of the Spotless Mind“) perché la pellicola diretta da Michel Gondry è completamente differente da ogni altra commedia leggera e romantica. Clemetine (Kate Winslet), stanca del rapporto con Joel (Jim Carrey), si fa togliere dalla mente la parte relativa alla loro storia. Quando lui lo viene a sapere, fa lo stesso, ma durante il procedimento cambia idea. L’alchimia tra Kate Winslet e Jim Carrey è altissima e questa pellicola ci porta empatizzare particolarmente con entrambi i protagonisti. Questa opera ha tolto ogni dubbio sulla duttilità di Jim Carrey, un attore che riesce a interpretare ottimamente ogni ruolo. Inoltre, lui è stato candidato come miglior attore sia ai Golden Globe sia ai BAFTA, senza però vincere entrambi i premi.

Auguriamo tanti altri anni di lavoro a Jim Carrey, un attore che piano piano sta risalendo in auge grazie al film “Sonic” e alla serie televisiva “Kidding“.

Jacky Debach

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