JOJO’S Bizarre Adventure ALL-STAR Battle R Recensione in breve | Trattasi di una remaster a metà strada, o forse qualcosa in meno, da un remake. Cyberconnect 2 ci ha abituati bene con gli ultimi Naruto Ultimate Ninja Storm, pertanto non stupisce che il valore aggiunto di ALL-STAR Battle R si misuri in termini di frame al secondo, tecnica asservita alla già ottima art direction (indistinguibile dalla serie anime ormai). Poi, non che sia meno importante, ma era quasi scontata, viene l’abbondanza contenutistica.
JOJO’S Bizarre Adventure ALL-STAR Battle R: la nostra recensione in breve

Quindi, gli oltre 51 personaggi giocabili, ai quali è già previsto che si aggiungano altri su DLC (a pagamento) per rimpolpare le fila delle ultime stagioni (dell’ottava, per esempio, c’è solo 1 personaggio). Nel complesso, quindi, non essendoci alcuna novità nemmeno in termini ludici/virtuosi da picchiaduro è evidente che se non gridate “c’è sempre tempo per una Jojo’s reference!” a ogni piè sospinto, Jojo’S Bizarre Adventure ALL-STAR Battle R non fa per voi. Come, del resto, non avrebbe/non ha fatto per voi la versione uscita precedentemente su console di vecchia-vecchia generazione. Nel dubbio, però, se siete indecisi controllatevi bene tutto il corpo, in cerca di una voglia a forma di stella.
JOJO’S BIZARRE ADVENTURE: ALL-STAR BATTLE R RECENSIONE | TESTATO SU XBOX SERIES X
(Disponibile anche su PS4, Nintendo Switch, Xbox One, PS5 e PC)
VOTO: 7.5
+La follia di JoJo non è mai stata così videoludicamente completa
+51 personaggi caratterizzati alla perfezione
+I fan della serie non possono davvero lamentarsi di niente…
-…tranne che FORSE di una modalità storia non troppo carnosa
-Resta un titolo dedicato agli appassionati (di JoJo e dei “picchiaduro anime”)

JOJO’S Bizarre Adventure ALL-STAR Battle R Recensione, Araki approved
Una cosa è certa, quindi: questo non è uno di quei titoli basati sugli anime svogliati e portati a termine giusto per segnare il “tick” sulla lista di cose da fare. Forse, piuttosto, lo è stato prima di questa conversione ALL-STAR R; quando mancavano molti personaggi iconici o divenuti tali con il crescere della popolarità anche mainstream della famiglia Joestar. Quando, pure, il sistema di combattimento basato su combo molto semplici e finisher in pieno stile JoJo mancava di aggiustamenti e bilanciamenti vari. Bilanciamenti che nella versione R sono sì presenti, ma a volte meno incisivi di quanto dovrebbero. Ma tant’è, portato dalla vecchia-vecchia gen, alla nuova (più Nintendo Switch) ALL-STAR Battle R funziona di sicuro molto meglio di quanto non facesse prima. Inutile dire che, ovviamente, è anche più bello e fluido da vedere: ci mancherebbe altro.
JOJO’S Bizarre Adventure ALL-STAR Battle R, insomma, può di certo fregiarsi della medaglia “Araki Approved”, in particolare perché rispetta tutti i personaggi originali presenti, e li rappresenta con fedeltà. Loro e, ovviamente, le loro movenze, i loro stand, i loro stili di combattimento tanto peculiari e cari ai fan dell’opera stampata e animata. Al di fuori della nicchia “arakika”, però, il castello di complimenti che ho costruito fino a questo momento è destinato a crollare molto in fretta. Sarà difficile, ad esempio, che grazie al gioco possa compiersi il passaggio inverso: passando dall’essere player del picchiaduro CyberConnect, al divenire lettori del manga o fanatici dell’anime.
Sarà perché la modalità storia è davvero poco carnosa e interessante, evidentemente meno curata di tutto il resto della produzione. Che comunque, a ben vedere, non è perfetta nemmeno quando ci propone il suo piatto forte, i combattimenti, conditi in salsa “multi giocatore online”. Finché siamo offline, in couch co-op tutto fila liscio come l’olio. Mentre, purtroppo, lo stesso non può dirsi quando decidiamo di sfidare il mondo intero a una gara di “Horahorahorahorahorahorahorahorahorahora!”. Il netcode è difatti ancora un po’ ballerino. Il che, essendo passato ormai un po’ di tempo dalla release, non è un segnale del tutto roseo.

Accessibilità e fluidità | Rispetto alla versione pubblicata nel 2014, ho avuto l’ impressione che i miglioramenti tecnici, grafici e quindi di fluidità abbiano reso più facile padroneggiare mosse, combo e speciali. La relazione tra grafica e tecnica e accessibilità ludica è sempre intensa, infatti. Manifesta laddove, specie nei picchiaduro, un frame di anticipo o di ritardo significa consegnare o incassare un colpo letale. In realtà, a parte questo, gli sviluppatori hanno dichiaratamente abbassato la curva di apprendimento del gioco. Un po’ e un po’, quindi; in parte il gioco è più fluido, quindi più leggibile, in parte è stato proprio semplificato. Con il risultato che per alcuni ALL-STAR Battle R è ora fin troppo facile. Magari, tutta questa accessibilità deriva dalla certezza che la versione R avrebbe richiamato alle armi molti dei fan sopiti. Magari, lanciati nel mucchio dalla recente release dell’ultima stagione di Stone Ocean su Netflix…