La classifica dei libri più venduti della settimana vede in testa il premio Nobel alla letteratura Jon Fosse. Accanto a lui il maestro italiano del thriller Donato Carrisi e la grande Dacia Maraini.
In tredicesima posizione “All’arme! All’arme! I priori fanno carne! ” di Alessandro Barbero. In questo saggio l’autore ci porta in un viaggio nel Medioevo alla scoperta delle più spettacolari insurrezioni popolari del 300′. Al dodicesimo posto “La morra cinese ”di Marco Malvaldi. Ritornano il barista Massimo e i vecchietti della fortunata serie de i “delitti del BarLume” in una nuova intricata indagine sulla scia di una misteriosa poesia perduta di Giacomo Leopardi. In undicesima posizione “Il Giappone a colori” di Laura Imai Messina con le illustrazioni di Barbara Baldi. È un racconto appassionato della storia e delle tradizioni del Giappone attraverso i colori che più lo rappresentano.
Jon Fosse, dal decimo all’ottavo posto
Prima di svelare i titoli di Jon Fosse, Donato Carrisi e Dacia Maraini, via al decimo posto della classifica dei libri più venduti della settimana. Questa posizione è occupata da “La prigione più grande del mondo. Storia dei territori occupati” di Ilan Pappé. Dopo “La pulizia etnica della Palestina” l’autore continua la storia dei territori palestinesi occupati rivolgendo la sua attenzione all’annessione di Gaza e al problema della Cisgiordania. In nona posizione “Maniac” di Benjamín Labatut. Partendo dalla finzione narrativa l’autore racconta in questo romanzo la storia di John von Neumann, l’inventore del famigerato calcolatore elettronico denominato Maniac che cambierà per sempre la storia dell’umanità. All’ottavo posto Aldo Cazzullo con il suo nuovo libro intitolato “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito” . È un storia di Roma dalla sua mitica fondazione all’impero sulla scia della ricerca di quelle tracce di romanità arrivate fino ad oggi.
Classifica ibri più venduti della settimana: Jon Fosse, Dacia Maraini e la prigionia giapponese
In settima posizione “Vola golondrina” di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli. Questo libro è costituito da 3 storie avvenute durante tempi diversi come le elezioni del 1948 e la guerra civile spagnola legate da un filo rosso che spetterà a una giornalista ritrovare. Parliamo ora di una grande autrice come Dacia Maraini perché al sesto posto della classifica dei libri più venduti della settimana c’è il suo libro intitolato “Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia” . In questo nuova opera la famosa autrice racconta un momento drammatico della sua vita come quello della sua infanzia durante la prigionia in Giappone dopo che i suoi genitori si erano rifiutati di giurare fedeltà ai nazifascisti di Salò.
In quinta posizione “Il grido dell’aquila. Millennium. Vol. 7” di Karin Smirnoff. Continua la saga cult di Stieg Larsson che si sposta da Stoccolma alla Lapponia sulle tracce di multinazionali pronte a tutto e bande criminali che operano nell’ombra mentre i destini di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander s’incroceranno ancora. Al quarto posto “La vita è bella, nonostante” di Sveva Casati Modignani. È il quarto e ultimo capitolo della serie iniziata con “Festa di famiglia” dove la storia di Andreina, Carlotta, Gloria e Maria Sole si avvia verso una sorprendete conclusione.
Il podio
Sul podio della classifica dei libri più venduti della settima, terza posizione, “L’educazione delle farfalle” di Donato Carrisi. Al centro della trama di questo nuovo romanzo del maestro italiano del thriller una donna considerata uno squalo della finanza che dopo un terribile e drammatico incendio inizia un cammino che la porterà a riscoprire il suo essere madre. Al secondo posto, “Il vento soffia dove vuole” di Susanna Tamaro. In questo romanzo ci sono tre lettere che la protagonista scrive alla figlia adottiva, a quella naturale, e al marito che rivela complesse sfumature e dinamiche sull’amore.
In prima posizione “Mattino e sera” di Jon Fosse che è il libro più venduto della settimana. Il premio Nobel alla letteratura ci porta ai due estremi della vita. Nascita e morte vivono in questo romanzo sulle traccie di un bambino appenato e di un vecchio morente che si chiamano entrambi Johannes.
Stefano Delle Cave
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