Erano gli anni ’70. Gli anni in cui si ballava la disco music, si sfoggiavano i tipici pantaloni a zampa d’elefante e la moda della T-shirt esplodeva sul mercato. Ed intanto sotto la doccia tutti cantavano “Se mi lasci non vale” o “Innamorarsi alla mia età”. Ma Julio Iglesias, autore di questi due straordinari gioielli musicali, prima di diventare il cantante solista probabilmente più famoso di sempre, oltre che il sex symbol latino per eccellenza di quell’epoca, ha anche avuto una piccola parentesi nel mondo del calcio.
Julio Iglesias, da calciatore del Real Madrid…
Fin dalla gioventù Julio Iglesias è stato un grande appassionato di calcio, tifosissimo del Real Madrid. E, a quanto pare, col pallone ci sapeva pure fare, più con le mani che con i piedi. All’inizio degli anni ’60, infatti, ancora giovanissimo, era il portiere della squadra riserve delle giovanili delle Merengues. La passione per questo ruolo gli era stata trasmessa dal nonno, fan sfegatato di Ricardo Zamora, leggendario portierone della Nazionale spagnola tra il 1920 e il 1936. Ma il sogno di diventare un futuro campione con la camiseta blanca, purtroppo, si spezzò ben presto. Nel Settembre del 1963, mentre era in macchina con degli amici per festeggiare il suo ventesimo compleanno, Julio fu infatti vittima di un terribile incidente stradale, a causa del quale rischiò addirittura di restare paralizzato per tutta la vita. Fortunatamente, dopo circa un anno e mezzo di immobilità e riabilitazione, riuscì alla fine a tornare a camminare, ma col calcio aveva chiuso per sempre.
…a cantante più famoso del mondo!
In quel lungo periodo di convalescenza in ospedale, però, quasi per caso, aveva cominciato a scrivere alcuni testi di canzoni (molto malinconiche), soprattutto come rimedio per combattere l’insonnia che lo affliggeva durante le notti. Così un giorno un infermiere, rimasto colpito dalla sua bravura nel comporre, decise di regalargli una chitarra. “Non giocherai più al Bernabeu, ma con questa potrai forse avere un’altra bella carriera”. Mai prima di allora furono proferite parole tanto profetiche, considerando il fatto che Julio Iglesias ancora oggi è, senza alcun dubbio, l’artista latino di maggior successo di tutti i tempi. Un artista che, con i suoi 300 milioni di dischi venduti nel mondo, risulta essere al settimo posto nella classifica delle vendite di dischi nella storia della musica. Nel corso degli anni comunque nessuno ha potuto spegnere il suo amore viscerale per il Real Madrid, che, seppur sugli spalti di una tribuna o dal divano di casa, Julio continua a seguire in ogni partita. E così la società del club nel 2012 ha deciso di premiare la sua inossidabile fede calcistica, nominandolo socio onorario.
“Sognavo di essere un portiere, ma le cose per me sono andate in altro modo, è la vita”.
E aggiungiamo pure tranquillamente che è uno di quei rari casi in cui forse le cose sono andate anche meglio di quello che ci si sarebbe aspettati!
Tartaglione Marco
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