“Jupiter’s Legacy”, la nuova serie Netflix sui supereroi

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Di Redazione Metropolitan

Jupiter’s Legacy è la nuova serie sui supereroi disponibile sulla piattaforma Netflix, adattamento dell’omonimo fumetto di Mark Millar e Frank Quitely per Image Comics. La serie, creata da Steven S. DeKnight (Buffy, Angel, Smallville, Daredevil), è stata indicata come la risposta di Netflix al fortunato The Boys di Amazon Prime Video.

Quando si parla di film e serie sui supereroi è doveroso fare una premessa: non esiste un unico modo per trasporli sullo schermo. Abbiamo supereroi adatti a tutta la famiglia (Dion, Titans), quelli sopra le righe che fanno ridere (Thunder Force) fino ad altri più cupi (Daredevil, Jessica Jones, The Punisher) o quelli realistici (The Umbrella Academy). Un articolo non basterebbe ad elencare la ricca offerta. Non solo in casa Netflix, a cui appartengono tutti i sopracitati, ma anche Prime Video (The Boys, Invincible, Doom Patrol) e Disney Plus (WandaVision, Falcon and the Winter Soldier). Per questo motivo prima ancora di spingere play davanti ad un nuovo titolo sarebbe meglio capire quali preferenze si hanno. Cercate qualcosa di leggero che faccia passare il tempo intrattenendo, o qualcosa che possa avere anche una lettura più profonda? Cercate toni “colorati” o siete amanti delle sfumature dark e pulp? Dunque, alla luce di ciò, passiamo a parlare di Jupiter’s Legacy.

Jupiter’s Legacy: ottime premesse

Jupiter’s Legacy, un titolo che ad un fan dei supereroi potrebbe portare alla memoria la ben più nota Justice League. Ed in effetti i suoi toni sullo schermo ricordano molto più quelli di casa DC rispetto ai cugini del Marvel Cinematic Universe. Colorati costumi in spandex arricchiti da sventolanti mantelli, quella che sembra una netta divisione tra buoni e cattivi. La serie Jupiter’s Legacy cerca di unire la struttura narrativa “fiabesca/mitologica” della DC con gli interrogativi morali e sociali ben più presenti, o quantomeno approfonditi, dei prodotti Marvel. E lo fa con ottime premesse.

Si parla di una famiglia di supereroi, i Sampson, i cui capifamiglia, Sheldon (Josh Duhamel) e Grace (Leslie Bibb), hanno ricevuto in gioventù superpoteri, rivelandosi degni superando una macchinosa prova che li ha condotti su un’isola misteriosa simile a quella di Lost. Sheldon aka Utopian è diventato capo di un gruppo di supereroi che si fa chiamare l’Unione della Giustizia. Sin da quando hanno ricevuto i loro doni hanno operato per rendere migliore il mondo seguendo un codice “d’onore” che, col passare del tempo, creerà non pochi problemi. “Non uccidere, non governare”. Ma se la vecchia generazione di supereroi è riuscita ad agire attenendosi ad esso e restando sempre nella zona bianca della morale, quella nuova si ritrova a dover far fronte ad un mondo che è sempre più dominato da oscurità e violenza.

Lady Liberty/Grace (Leslie Bibb), Utopian/Sheldon (Josh Duhamel), Brainwave/Walter (Ben Daniels) - Photo Credits: Everyeye
Lady Liberty/Grace (Leslie Bibb), Utopian/Sheldon (Josh Duhamel), Brainwave/Walter (Ben Daniels) – Photo Credits: Everyeye

Le aspettative dei padri e il deterioramento morale

È questo che mette in moto l’azione della prima stagione. Il figlio di Utopian, Brandon/Paragon (Andrew Horton) per salvare la vita di suo padre dalla minaccia di un supercattivo uccide quest’ultimo, “tradendo” il rigido codice morale dell’Unione. Nonostante sia consapevole del cambiamento del mondo, Utopian resta fedele ai suoi ideali. Ciò crea inevitabilmente un contrasto con il figlio, così come tempo prima lo aveva creato con la figlia Chloe (Elena Kampouris) che ha lasciato l’Unione per passare il suo tempo facendo uso di droga e posando per copertine di riviste.

Lentamente, però, la madre Grace/Lady Liberty si rende conto di come i buoni stiano morendo pur di restare fedeli ad un ideale di giustizia che appartiene sempre meno alla contemporaneità. In questo contesto, il fratello maggiore di Sheldon, Walter/Brainwave (Ben Daniels), tenta di mantenere l’attenzione dei supereroi sul supercattivo ucciso da Brandon che sembra essere il clone di un villain che si trova in prigione. Alternando la linea temporale presente a flashback su come Sheldon e gli altri abbiano ottenuto i poteri, si fanno spazio le due premesse morali che danno corpo alla serie. Le aspettative dei padri che ricadono sui figli e il deterioramento morale dell’umanità.

Il cast di Jupiter's Legacy - Photo Credits: Non solo cinema
Il cast di Jupiter’s Legacy – Photo Credits: Non solo cinema

Una serie desaturata

Ottime premesse che però restano promesse. Jupiter’s Legacy rimane sospesa proprio in quel confine tra i suoi (numerosissimi) flashback e il presente. Un passato ben più interessante e costruito che però si tira troppo per le lunghe, finendo con l’annacquare determinati fatti ma dimenticandosi di approfondirne altri. La serie pecca di scarsa caratterizzazione dei personaggi, che restano superficialmente legati ad archetipi narrativi. Di conseguenza manca quell’azione che è sinonimo di conflitto e reazione, nonostante le premesse ne siano pregne. Jupiter’s Legacy è una serie “desaturata”. Si presenta piena di colori, di possibilità, ma sceglie di sbiadirli aggiungendo del grigio che invece di dare profondità morale e sfaccettatura ai personaggi crea una patina che la blocca dal raggiungere il suo potenziale. Il risultato è una serie che rischia di deludere anche come origin story, avendo una concorrente ben più interessante e riuscita nella prima stagione di Daredevil.

Jupiter’s Legacy è il The Boys di Netflix?

È giusto dire che Jupiter’s Legacy sia la risposta di Netflix a The Boys? Questo tipo di affermazioni sono sempre pericolose. L’appartenenza al genere supereroistico non rende due prodotti paragonabili, non basta il fatto che ci siano superpoteri per far sì che due film o serie possano essere paragonate. Le premesse sono simili. Si parla di morale, di decostruzione della figura del supereroe e di supereroi realistici, ma lo sviluppo della storia, così come le tematiche specifiche e la messa in scena sono totalmente diverse. The Boys è una serie completamente disillusa, dalle sfumature “tarantiniane”, pulp e a tratti splatter, che o si amano o si odiano. Jupiter’s Legacy è un dramedy molto più accessibile ma privo di un’identità precisa, che soffre indubbiamente la moltitudine di scelta seriale del genere. Ciononostante, se quel che si cerca è una serie che intrattiene Jupiter’s Legacy è sicuramente un valido prodotto.

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Articolo a cura di Eleonora Chionni