Kings of War: Un Wargame dal tocco vintage

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Di Redazione Metropolitan

Il mondo  dei giochi di miniature fantasy non è mai stato così ricco di offerta  per i giocatori; da Warhammer: Age of Sigmar della Games Workshop, il colosso del settore, a proposte fan made come The Ninth Age questo settore ludico  è florido come non mai. Fra tutte queste realtà spicca per qualità della scrittura del regolamento Kings of War della Mantic Games.

Il gioco :

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Fonte: ManticGames.com

Kings of War fu inizialmente distribuito come un set di miniature senza regole. Mantic Games annunciò nel luglio 2010 che un regolamento era in fase di sviluppo da parte di Alessio Cavatore , famoso scrittore di regolamenti per Wargames. L’edizione 2010 consisteva in uno starter che conteneva eserciti di Non Morti e nani oltre al regolamento del gioco.

Le regole vennero rese disponibili per il download dal sito della Mantic nel dicembre 2010.Nel 2011 è stata ufficialmente annunciata la seconda edizione del regolamento di Kings of War. Le nuove regole sono state pubblicate nel settembre 2011 in formato cartaceo assieme ad un nuovo starter set, intitolato Morgoth’s Rising.

Un giocatore che assiste per la prima volta ad una partita del gioco potrebbe scambiarlo per il “defunto” Warhammer Fantasy Battle (WHFB) ma la proposta della Mantic Games vanta un impianto regolistico di ben altro spessore. A differenza di WHFB infatti Kings of War (KOW) punta tutto sulla qualità delle partite, mai scontate e dall’esito incerto fino all’ultimo turno.

Il regolamento del gioco risulta inoltre più snello e digeribile per i novizi snodandosi in 40 pagine di regole generali e 4 per ogni esercito. Le armate giocabili si rifanno all’immaginario fantasy di tolkieniana memoria spaziando da umani a rancorosi nani fino ad arrivare a creature come elfi e demoni.

Come si sviluppa una partita:

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Fonte: ManticGames.com

I giocatori competono con delle armate composte da miniature in scala realistica da 28 mm. Le partite si svolgono su un tavolo che misura 120×180 cm. Le unità si muovono su tale superficie attraverso il loro valore di velocità espresso in pollici e hanno delle statistiche usate per combattere e tirare.

I dadi a sei facce vengono utilizzati per determinare i risultati delle due fasi del gioco: tiro (che include anche la magia) e le mischie in corpo a corpoKings of War segue un sistema di gioco a turni alternati in cui un giocatore svolge ogni sua azione nel proprio turno, mentre l’avversario non potrà interferire. 

Obiettivo dei giocatori è quello di mandare in rotta più unità possibili del proprio avversario, eliminandole in corpo a corpo o con armi da tiro; oltre a ciò ogni partita prevede un obiettivo secondario da scegliere fra i dodici presenti nel regolamento. Per gli amanti del gioco competitivo la Mantic Games propone un espansione del gioco, chiamata Clash of Kings, che prevede regole da torneo.

I Club dove giocare:

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Fonte: ManticGames.com

Kings of War è diffuso in tutta Italia ma è al nord e al centro della penisola che si trovano i club che maggiormente si impegnano per promuovere il gioco; fra questi spiccano sicuramente La Rocca dei Saraceni di Civitavecchia, La Tana di Gavino di Capalbio, l’Ultima Alleanza di Padova, la LIUT di Torino e la Brocca Rotta di Milano che il 27 e il 28 ottobre organizzerà il primo campionato nazionale di KOW.

Metropolitan Magazine Italia sarà presente al torneo per realizzare un report riguardante il primo evento su scala nazionale di Kings of War. 

 

SIMONE FRANCESCHETTI