Tante le emozioni nella gara del Marassi tra il Genoa e il Napoli. La squadra di Ancelotti ribalta con l’orgoglio il risultato nonostante la pioggia e il campo pesantissimo.
GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo (88’Pandev), Hiljemerk (78’Mazzitelli), Veloso (57’Omeonga), Bessa, Lazovic; Piatek, Kouame. All: Juric
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Hysaj (80’Malcuit), Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Zielinski (46’Ruiz); Milik (46’Mertens), Insigne. All: Ancelotti
Marcatori: 20’Kouame, 62’Ruiz, 86’aut.Biraschi
Il Napoli per continuare il difficile inseguimento alla Juventus e tenere il testa a testa con l’Inter di Spalletti; il Genoa soprattutto per il suo allenatore Juric, a rischio del terzo esonero di fila in rossoblu dopo la batosta subita a San Siro contro i nerazzurri una settimana fa. I primi minuti di gara sono bloccati ma molto interessanti dal punto di vista tattico: il Genoa aggredisce alto, portando le due punte sui due centrali partenopei, alzando la mezzala lato palla sul terzino e l’altra mezzala su Hamsik. La qualità tecnica del Napoli permette spesso di eludere il pressing e in questo caso il grifone rintana rapidamente dietro alla linea della palla, facendo densità a protezione del proprio portiere Radu: in questo caso è Kouame a occuparsi della marcatura del centrocampista slovacco, sacrificandosi moltissimo in fase di non possesso. Tuttavia la sicurezza di palleggio del Napoli va via via scemando e la squadra di Ancelotti incontra difficoltà sempre maggiori nel corso del primo tempo. La prima grossa occasione del match è di marca napoletana con Lorenzo Insigne che, dopo una bella azione personale, calcia verso la porta cogliendo il palo. Al 18′ grande manovra del Napoli con Insigne che illumina per Mario Rui, cross basso per Zielinski il cui tiro a botta sicura viene rimpallato in angolo dalla difesa. Al 20′ a sorpresa è il Genoa però a passare in vantaggio con Kouame, che raccoglie di testa un grande cross di Romulo e batte Ospina. Nell’occasione male la difesa del Napoli, attratta solo dal pallone con Hysaj che perde la marcatura facendosi sfilare l’avversario alle spalle. Dopo alcuni minuti di naturale sbandamento, l’11 napoletano comincia a riprendere pian piano la gestione della partita, cresce la sicurezza nel possesso e di conseguenza aumenta la supremazia territoriale della squadra di Ancelotti. Al 36′ la più grande palla gol del primo tempo per il Napoli e prima vera reazione allo svantaggio: geniale imbucata di Insigne per Hysaj, cross basso per Milik che va a colpo sicuro da pochi metri ma Radu è strepitoso e alza in angolo con un riflesso pazzesco. Un minuto dopo risponde il Genoa con Piatek che anticipa Albiol e si avventa come un falco su un cross di Lazovic ma il suo colpo di testa è troppo centrale e viene bloccato da Ospina. Al 42′ ci prova Mario Rui da posizione defilata col suo mancino ma la palla sfila a lato, seppur non di molto. E’ l’ultimo tentativo di un primo tempo molto vivace e ricco di contenuti tattici interessanti.
Nella ripresa Ancelotti si presenta subito con due cambi, chiaro segnale del suo evidente malcontento per quanto visto nel corso del primo tempo: entrano Mertens e Ruiz a discapito di Milik e Zielinski. Il belga è subito nel vivo della manovra e prova a creare scompiglio, andando al tiro un paio di volte nei primissimi minuti e arrivando in ritardo di un soffio su un tiro-cross di Mario Rui. Più in generale, Mertens dà subito l’impressione di maggior coinvolgimento rispetto all’oscura prestazione di Milik. Al 54′ è ancora lo scatenato Mertens a cercare un destro a giro dopo essersi accentrato dalla sinistra ma il suo tiro sfila a lato. Intanto la pioggia inizia a battere in modo sempre più incessante, con un vero nubifragio che inizia a rendere quasi impraticabile il terreno di gioco e costringe il direttore di gara a sospendere la gara al minuto 58 per circa 15 minuti. Poi le condizioni meteo migliorano e la gara riparte, seppur col campo in condizioni critiche. La prima palla gol, dopo la ripresa del match, è sui piedi di Hiljemark dopo un bello scambio con Piatek ma il destro del centrocampista svedese finisce fuori dallo specchio della porta. Un minuto dopo però, improvvisamente, il Napoli trova il pareggio: splendida azione palla a terra con Mertens che libera Ruiz di tacco e lo spagnolo fulmina Radu col sinistro. Gara di nuovo in parità e soprattutto decisivi i due cambi di Ancelotti. Al 67′ Insigne calcia verso la porta una punizione laterale nel tentativo di sfruttare il terreno scivoloso e costringe Radu al difficile intervento in angolo. Col passare dei minuti il terreno di gioco rende sempre più complicato il fraseggio e le azioni iniziano a scarseggiare, con la gara che si impantana a centrocampo tra le tante pozzanghere, che bloccano le ripartenze genoane e la qualità del Napoli. Facile intuire che una gara del genere possa sbloccarsi da calcio piazzata e così è perchè al minuto 86 Mario Rui calcia una punizione insidiosa in area di rigore e Biraschi infila la propria porta per il vantaggio del Napoli. Nell’occasione tante le proteste genoane per una presunta spinta ai danni dello sfortunato Biraschi. Reazione veemente del Genoa, che con la forza della disperazione e dell’orgoglio più che con le idee si riversa nella metà campo del Napoli, creando alcune mischie pericolose nell’area avversaria. Dopo 4 minuti di recupero, arrivo il fischio finale: 3 punti d’oro per la squadra di Ancelotti