
Kylie Minogue, con quindici album in studio pubblicati ed oltre trenta anni di carriera, è considerata tra le pop star più famose e talentuose emerse dagli anni ottanta. Il suo singolo di maggior successo è il brano Can’t Get You Out of My Head del 2001, estratto dall’album Fever. Festeggiamo i suoi 55 anni ripercorrendo la carriera della cantante australiana attraverso le sue migliori canzoni.
La precoce carriera di Kylie Minogue

Iniziò la carriera intorno agli 11 anni nella televisione australiana. Intorno alla metà degli anni ottanta tentò la carriera canora al seguito di sua sorella Dannii Minogue, tuttavia i primi tentativi non ebbero successo. La sua carriera come attrice, invece, stava decollando. Nel 1986 lavora nella soap-opera, Neighbours, mai trasmessa in Italia, ma che vantava un cast di futuri personaggi di successo. Jason Donovan, Russell Crowe e Natalie Imbruglia sono solo alcuni dei protagonisti di questa serie televisiva.
Ad una manifestazione benefica, Kylie Minogue canta la cover di The Locomotion di Little Eva, che le fa guadagnare un contratto con la Mushroom Records. L’anno dopo, nel 1987 il singolo entra al numero uno della classifica australiana diventando il più venduto in Australia degli anni 80. Il successo la porta a Londra a lavorare con il team di produttori Stock, Aitken & Waterman. Alla fine del 1987 incide il singolo I should be so lucky
Il suo album di esordio intitolato Kylie ha subito successo. Un anno dopo Kylie Minogue lascia la soap-opera Neighbours, per concentrarsi sul “ruolo” di pop-star.
Where the Wild Roses Grow
Non è propriamente un brano di Kylie Minogue, quanto una collaborazione tra la stessa cantante e Nick Cave con i The Bad Seeds, tutti accomunati dalle origini australiane. Una canzone da pelle d’oca, dove il testo narra dell’uccisione di una giovane donna, e delle sue ultime parole con il proprio carnefice.
Spinning Around
Dopo gli anni relativamente selvaggi della fine degli anni ’90, Kylie ha dato il via al nuovo secolo con uno spettacolare ritorno alle sue radici pop e un nuovo contratto discografico. Spinning Around era dance e pop e fondeva i suoni della produzione contemporanea con quelli tradizionali della disco, andando a creare il modello su cui si basarono le migliori canzoni di Kylie Minogue dei primi anni 2000. Creato originariamente per Paula Abdul, questo brano è diventato famoso sia per gli hotpants dorati che Kylie indossa nel video quanto per il successo ottenuto nelle classifiche.
Slow
Brano del 2003 incluso nell’album “Body Language”. Apprezzato sia dal pubblico, con oltre 2 milioni e mezzo di copie vendute, ed un primo posto in Inghilterra, Australia, Spagna e Danimarca, che dalla critica specializata. Il brano è stato nominato ai Grammy come migliore canzone dance dell’anno, descritto dalla rivista “Rolling Stone” come “una gemma musicale in stile Prince”.
In Your Eyes
Nel 2002, Kylie aveva il mondo ai suoi piedi. Si era appena goduta il più grande successo della sua carriera e l’album Fever era vendutissimo. Anche l’America, che era rimasta in gran parte insensibile al suo fascino, era dalla sua parte. In Your Eyes è stato il secondo singolo di Fever che l’ha vista riunirsi con il team di produzione di Richard Stannard, Julian Gallagher e Ash Howes, freschi del loro successo con le Spice Girls. Questo brano Europop non poteva eguagliare le vette del suo predecessore, Can’t Get You Out Of My Head, ma è stato un enorme successo globale, molto apprezzato anche nei club e rimane una delle migliori canzoni di Kylie Minogue dell’epoca.
All the lovers
Stuart Price ideò il capolavoro di Madonna, Confessions On A Dance Floor del 2005 ed è stato successivamente scelto come produttore esecutivo di Kylie per il suo undicesimo album in studio, Aphrodite. Questo brano è stato registrato nelle ultime sessioni dell’album ed è stato scritto dal duo electro-pop Kish Mauve. La sua melodia synth-disco aveva un’atmosfera estiva e divenne il singolo di lancio del nuovo album. Il video fu girato a Los Angeles da Joseph Kahn, consolidando l’immagine della Minogue come paladina della comunità LGBTQ.
Better the Devil You Know
Nei suoi primi due album, la cantante aveva registrato musica pop-dance. Buoni brani che rientravano nella sua comfort zone. Better The Devil You Know è stato un enorme balzo in avanti, gettando al vento la sicurezzza musicale: enormi lastre di sintetizzatori martellano un ritmo frenetico di danza. Nel famoso nightclub G-A-Y di Londra, questo pezzo del 1990 viene ancora riprodotto ogni sabato sera alle 12:30. Una testimonianza del fascino che esercita tra i suoi fan più fedeli e adoranti.
Timebomb
Una sorta di “regalo” di Kylie ai fans, per i suoi 25 anni di carriera. La canzone è da considerarsi come “stand-alone”, nel senso che al momento dell’uscita non era inclusa in alcun album; verrà inclusa solo successivamente in alcuni “best of”.
Did It Again
Anche “Did It Again”, così come Breathe, appare nell’album “Impossible Princess” del 1997, e nel video Kylie si presenta con 4 look differenti: Indie Kylie, Dance Kylie, Sex Kylie e Cute Kylie.
Confide in Me
Questa canzone rappresenta una svolta per la carriera di Kylie Minogue. Dopo aver lasciato il trio di produttori Stock/Aitken/Waterman, affronta un nuovo percorso musicale non privo di rischi. Poteva significare per Kylie un rapido declino ed una carriera senza vie d’uscita. Ma lei si “reinventò”, abbandonando il brit-pop di più facile ascolto per intraprendere un pop più “maturo” e di classe. “Confide in Me” riassume questa sua svolta: nuovi produttori, musica elettronica, atmosfera malinconica, e nel video lei bella come e più di prima.
Can’t Get You Out of My Head
Una canzone icona della musica pop e dance degli ultimi 20 anni. Un brano che già al primo ascolto ti trascinava, ti prendeva, ti faceva esclamare: “questo pezzo spacca”. Primo posto in ben 40 Nazioni, un record, incluse Italia, Inghilterra, Australia, Canada, Francia, Germania, America. “Can’t Get You Out of My Head” vendette oltre 5 milioni di copie ottenendo critiche positive ovunque.
Alessandro Carugini
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