La Camera approva il “Dl Sud”: nuove misure in arrivo per il sostegno del Mezzogiorno

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Di Redazione Metropolitan

Dopo esser stato approvato al Senato la scorsa settimana, il secondo decreto legge emanato dal governo per sostenere la crescita delle Regioni del Sud Italia ha ricevuto il “placet” definitivo della Camera dei Deputati, divenendo definitivamente legge dello Stato

«Appena il provvedimento sarà in Gazzetta Ufficiale, il Sud avrà a disposizione un ulteriore efficace strumento a sostegno della crescita, in aggiunta al precedente decreto Sud dell’inverno scorso e ai Patti per il Sud. Un insieme di misure che toccano tutti i tasti delle problematiche del Mezzogiorno finalizzate ad accompagnare e sostenere quella ripresa di cui da due anni, secondo tutti gli indicatori, ci sono segnali confortanti». E’ il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti a salutare con favore l’arrivo del cosiddetto “Dl Sud”, più propriamente il decreto legge sullo Sviluppo del Mezzogiorno.

La Camera ha infatti dato l’assenso definitivo al decreto legge che prevede soprattutto misure atte ad incoraggiare l’imprenditoria al Sud Italia ed evitare la migrazione dei giovani al Nord.
Dopo essere già stato approvato al Senato, anche alla Camera il decreto legge è stato sottoposto a previo voto di fiducia (318 Si e 153 No) per poi essere votato nel suo contenuto (276 Si e 121 No).

«Questo dl, insieme a quello dell’inverno scorso e ai Patti per il Sud, testimonia di un disegno organico – quello che abbiamo chiamato il masterplan per il Mezzogiornoche il governo Renzi prima e il governo Gentiloni ora portano avanti con determinazione a sostegno della ripresa del Sud come condizione necessaria della ripresa di tutto il Paese» – continua Claudio De Vincenti.

Cosa prevede il decreto legge che, dettato dall’esigenza di far fronte a casi straordinari di necessità e urgenza, diventa ora legge ordinaria dello Stato? La maggior parte delle disposizioni riguardano il Sud, indietro nello sviluppo rispetto il Nord,  ma sono state inserite anche disposizioni che nulla hanno a che fare con l’argomento:

  • “Resto al Sud”: si tratta di un’iniziativa per finanziare le iniziative imprenditoriali dei giovani meridionali meritovoli di essere aiutate. I giovani, tra il 18 e 35 anni di età, che presenteranno buone idee imprenditoriali e che non sono in grado autonomamente di finanziarle, riceveranno un bonus di un valore massimo di 50.000 Euro, il 35% dei quali a fondo perduto, mentre il restante 65% a titolo di prestito a tasso zero. Nel caso in cui l’iniziativa sia di più persone il prestito arriverà a 200.000 Euro;
  • “Banca delle terre abbandonate o incolte”: viene introdotto un sistema che prevede che i Comuni si facciano carico di individuare terreni (agricoli o edificati) in stato di abbandono da almeno 10 anni, da ridestinare a nuove iniziative imprenditoriale tramite concessione (per un massimo di 9 anni) o affitto (sempre a seguito di gara pubblica), a beneficio di giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni che presenteranno un progetto di riqualificazione.
    Il sistema, nella sostanza simile, viene previsto anche per rivalorizzare beni privati ma solo con il consenso degli stessi prorietari.
    Le imprese agricole potranno usufruire di crediti, finanziati da uno stanziamento totale di 50 milioni di Euro;
  • Zes: Ogni Regione potrà prevedere delle zone economiche speciali nelle quali vige un sistema fiscale agevolato e regimi amministrativi semplificati, al fine di attirare (soprattutto al Sud) nuove attività imprenditoriali. Ciò sarà possibile grazie allo stanziamento di 200 milioni di Euro;
  • Istruzione ed Edilizia scolastica: Vengono introdotte misure per far fronte alla dispersione scolasticache minaccia il Sud e per adeguare e riqualificare le strutture;
  • Università: il decreto legge prevede un nuovo sistema di finanziamento delle università votato al raggiungimento di maggior efficienza e miglior destinazione delle risorse;
  • Cassa Integrazione: le imprese che si trovano in un area industriale in stato di crisi potranno chiedere la Cassa Integrazione Straordinaria per i propri dipendenti per un ulteriore periodo di 12 mesi;
  • Incendi dolosi: dopo i drammatici e devastanti incendi che hanno colpito moltissimi ettari di terreni soprattutto al Sud, il decreto legge ha introdotto la possibilità di rivedere i contratti di affitto che hanno ad oggetto i terreni distrutti dagli incendi dolosi;
  • Matera Capitale della  Cultura 2019: in relazione alla nomina di Matera come Capitale della Cultura per il 2019 viene prevista la sottoscrizione di un contratto istituzionale di sviluppo che abbia ad oggetto gli interventi urgenti per adeguare Matera all’evento;
  • Calabria: la viabilità della Regione Calabria verrà potenziata, anche grazie al risparmio di risorse che erano state destinate per il completamento della Salerno- Reggio Calabria;
  • Siccità: Anche le imprese agricole che hanno subito danni a causa della straordinaria siccità che sta riguardando il periodo estivo del 2017 potranno essere ammesse al procedimento previsto per la richiesta danni;
  • 100 milioni per il Centro-Italia: sono stati assegnati i fondi provenienti dal Fondo di Solidarietà Ue per la rimozione delle macerie nelle aree distrutte dal terremoto del Centro Italia dell’anno scorso. Viene prorogato a fine febbraio 2018 lo stato di emergenza, spostato al 31 dicembre 2017 il termine per richiedere i finanziamenti tramite i fondi previsti per sistemare le case lievemente danneggiate. Sospesa la tassa di successione sulla casa per le abitazioni gravemente danneggiate.

«Decreto Sud è legge. Condizioni più vantaggiose per investimenti e lavoro. Un’occasione per l’Italia» – così esulta il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni su Twitter a seguito del voto positivo della Camera dei Deputati.

Altre norme, alcune delle quali disomogenee e estranee all’argomento, sono state introdotte dal “Decreto Sud”, tra cui una in particolare che prevede il salvataggio di “Flixbus” e degli operatori simili, tutte consultabili, insieme al decreto completo, QUI.

Lorenzo Maria Lucarelli