Perché Trump ha licenziato Scaramucci

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Di Redazione Metropolitan

Donald Trump ha licenziato Anthony Scaramucci, capo della comunicazione della Casa Bianca. Un licenziamento che arriva a dieci giorni dall’inizio dell’incarico e dopo una telefonata “incredibile” a un giornalista del New Yorker. La nomina di Scaramucci aveva provocato le dimissioni del capo ufficio stampa Sean Spicer.

Tutti gli ultimi addii del Presidente Trump

Ancora addii e licenziamenti per la Casa Bianca di Donald Trump, che sembra non avere pace, un po’ come il Comune di Roma di Virginia Raggi. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti rimosso il capo della comunicazione Anthony Scaramucci, in carica da soli dieci giorni. Secondo il magazine Politico, sarebbe stato il nuovo capo dello staff della Casa Bianca, l’ex generale John F. Kelly, a chiederne il licenziamento. Ricostruzione che sembra confermata dalla nota della Casa Bianca in cui si legge che lo stesso (ex) capo della comunicazione “sente che è meglio dare al capo dello staff John Kelly la possibilità di ricominciare da zero per costruire la sua nuova squadra” e conclude con un “gli auguriamo tutto il meglio”, 

L’allontanamento del finanziere newyorkese arriva a poche ore da quello dell’ex capo dello staff Reince Priebus, sostituito appunto da John Kelly. La nomina di Scaramucci aveva anche provocato le dimissioni di Sean Spicer da capo ufficio stampa.

A pesare sarebbero stati, almeno in parte, i commenti “inappropriati” fatti durante una telefonata definita “incredibile”.

L’incredibile telefonata al giornalista del New Yorker

La telefonata in questione è quella di Anthony Scaramucci, ancora capo della comunicazione della Casa Bianca, a Ryan Lizza, esperto giornalista politico del New Yorker. È mercoledì, Lizza ha twittato da poche ore gli invitati alla cena di quella sera del presidente Trump: Sean Hannity (presentatore televisivo di Fox News molto di destra), Bill Shine (ex dirigente di Fox News) e lo stesso Scaramucci.

Il finanziere newyorkese prestato al mondo della comunicazione chiede al giornalista chi sia la sua fonte, quell’«alto funzionario della Casa Bianca» non meglio precisato. Lizza non parla, protegge la sua fonte e Scaramucci perde le staffe, in un’escalation di fuck e giudizi avventati e poco eleganti su alcuni collaboratori del Presidente, in particolare sul capo dello staff Reince Priebus, secondo lui la fonte in questione, oltre che il colpevole di altre fughe di notizie verso la stampa. 

«Sai cosa farò allora? Eliminerò tutte le persone nel mio staff e ricomincerò da zero. Io chiedo a queste persone di non dire niente alla stampa e loro non riescono a farne a meno. Tu sei un cittadino americano, questa cosa è una catastrofe immane per l’America. Quindi ti chiedo in quanto patriota americano di farmi capire chi è che fa trapelare queste notizie» uno degli stralci della telefonata al giornalista del New Yorker

Altro bersaglio degli insulti del finanziere è Steve Bannon, accusato in modo colorito di essere solo interessato a promuovere se stesso. Bannon è l’ex editore del sito di news Breitbart e oggi uno dei più importanti consiglieri di Trump. 

I toni diventano volgari e paradossali al punto da far sì che i giornalisti americani arrivino a commentare la stabilità mentale di Scaramucci o l’eventualità che fosse sotto effetto di droghe. Qualunque sia l’opinione in proposito, c’è di sicuro da notare che l’errore grossolano di Scaramucci è tutto lì, in quella spavalderia tipica dei tycoon e in quella mancanza di esperienza in un mondo, quello della comunicazione, in cui troppi si improvvisano. Anche perché lo sottovalutano. Basta pensare che, per evitare almeno il putiferio (e l’enorme visibilità) della telefonata, sarebbero bastate tre parole: off the records. Inoltre, forse, c’è da notare una particolare ansia relativa alla fuga di notizie, figlia forse dell’atmosfera del Russiagate.

Il futuro di Scaramucci: Trump o non Trump?

Anthony Scaramucci credits: wennermedia.com

Ma chi è Anthony Scaramucci e perché Trump lo ha nominato capo della comunicazione? Scaramucci è un finanziere newyorkese, nato 53 anni fa, con nessuna esperienza in termini di comunicazione. È noto, però, per essere stato uno dei principali finanziatori della campagna elettorale di Trump e per aver difeso il Presidente in tv, dove aveva anche condotto un programma sulla finanza (per Fox Business Network).

Per lui ora si ipotizza un altro ruolo, sempre all’interno della Casa Bianca. Nulla più di un rumor, visto che la portavoce Sarah Huckabee Sanders ha precisato che «in questo momento» Scaramucci non ha alcun incarico all’interno dell’amministrazione Trump.

Se così non fosse potrebbe essere la sua occasione per recuperare il rapporto con la moglie, Secondo il New York Post i suoi dieci giorni a capo della comunicazione della Casa Bianca gli sarebbero costati il matrimonio. La moglie Deidre Ball, anche lei finanziera, lo avrebbe lasciato per le sue “sfacciate ambizioni politiche dopo tre anni di matrimonio, perché stufa delle continue rincorse del marito a Trump, che lei detesta”. Ma in questo caso le fonti del tabloid sono tutte da verificare.

Speriamo invece che il prossimo capo della comunicazione venga scelto con più oculatezza. Qualcuno che non accusi altri di essere responsabili di fughe di notizie mentre si sfoga a ruota libera con un giornalista. E che conosca il ruolo che va a ricoprire.

Federica Macchia