La capsula Orion della missione Artemis I supera la distanza raggiunta da Apollo 13

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Di Mariapaola Trombetta

La distanza record dell’Apollo 13, è stata superata dalla capsula Orion della missione Artemis I (senza equipaggio) della Nasa.

La distanza raggiunta è quella massima, raggiunta da qualasiasi veicolo spaziale dalla Terra: 434.522 chilometri. L’Orion ha battuto il record per la distanza più lontana dalla Terra, percorsa da qualsiasi veicolo spaziale progettato per essere equipaggiato da esseri umani. La capsula viaggia a 8.200 km/ora.

Capsula Orion: raggiunto un traguardo importante della Missione Artemis I

La capsula Orion -Photo Credits: wireditalia.it
La capsula Orion -Photo Credits: wireditalia.it

L’amministratore della Nasa, Bill Nelson, ha detto:

Artemis sta aprendo la strada per portare gli umani su Marte

Da quando hanno lasciato il Kennedy Space Center di Cape Canaveral, con la distanza raggiunta da Orion e dai suoi tre mainichini a bordo, alle 16:06, ora degli Stati Uniti orientali (21:06 ora italiana), è stato raggiunto “un traguardo importante“.

La sonda Orion, come è stato reso noto dalla conferenza stampa, svoltasi dal Johnson Space Center di Houston (Texas), continua a trasmettere immagini dal vivo ad alta risoluzione.

La capsula Orion è entrata ufficialmente nell’orbita retrograda distante

La capsula Orion, alle 22:52 del 25 novembre 2022 (ora italiana), è entrata ufficialmente nell’orbita retrograda distante (distant retrograde orbit o DRO), che essendo più stabile di altre orbite, permette di utilizzare una minor quantità di propellente. Come ha ricordato in passato Mike Sarafin (mission manager):

senza un equipaggio a bordo per la prima missione, la DRO consente a Orion di trascorrere più tempo nello Spazio profondo per una missione rigorosa così da garantire che i sistemi del veicolo spaziale, come guida, navigazione, comunicazione, alimentazione, controllo termico e altri siano pronti a mantenere gli astronauti al sicuro nelle future missioni con equipaggio.

Artemis I: la missione continua per le future spedizioni con equipaggi umani

La missione Artemis I sta procedendo come previsto, in modo da provare i sistemi di bordo per le future spedizioni che avranno a bordo un equipaggio umano. L’anno ufficialmente previsto è il 2025 ma un’indiscrezione punterebbe più al 2028 come possibile anno dell’allunaggio. Ad iniziare sarà la seconda missione, in cui troveremo astronauti statunitensi e uno canadese, che arriveranno fino all’orbita lunare, ma senza allunare. In seguito, la terza missione sarà il culmine del progetto con il ritorno dell’essere umano sulla Luna.

Il programma Artemis punterà a stabilire una presenza (quasi) permanente in orbita lunare, attraverso il Lunar Gateway e a diverse missioni sul suolo del satellite naturale. Affinchè tutto possa procedere senza problemi e rischi, bisognerà condurre tutti i test necessari, come nel caso di questa prima missione. La prima missione avrà una durata di circa 25,5 giorni, così da consentire di raccogliere tutti i dati necessari per il futuro.

Orion: ammaraggio previsto per l’11 dicembre

La capsula Orion avrà una permanenza complessiva in quest’orbita di 6 giorni, dopodiché la capsula inizierà il suo viaggio di ritorno verso la Terra, con un ammaraggio previsto per l’11 dicembre al largo delle coste della California.

Ci sarà un altro flyby ( a una distanza superiore rispetto al primo), ravvicinato della Luna, una volta terminata la permanenza nella DRO. Potrebbero essere fotografati i siti dell’allunaggio delle missioni Apollo, che in questo passaggio saranno illuminati dal Sole.

Mariapaola Trombetta

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