Game, set, match. Dopo ben 47 anni la Coppa Davis torna in Italia grazie ad un’impresa di altissimo livello portata a termine dalla nazionale capitanata da Filippo Volandri. Contro l’Australia sono bastati i due match in singolo: prima quello di Matteo Arnaldi, vinto anche con qualche brivido sotto certi aspetti, e poi la certezza targata Jannik Sinner che ha superato il numero 12 del mondo De Minaur in appena due set. Pensare che l’ultima volta che l’Italia aveva raggiunto la finale del torneo risaliva al 1998, quando né l’altoatesino né Arnaldi erano nati. Così il tennis azzurro oggi si gode la sua festa, perché è tornato sul tetto del mondo.
La Coppa Davis torna in Italia dopo 47 anni: è storia
Chi studia la storia sa che esistono tanti tipi e modalità di approccio alla stessa storia. Per anni si è privilegiata la cosiddetta histoire bataille, quella fatta dalle grandi battaglie e dai grandi condottieri, o comunque uomini di prestigio. Poi ci si è aperti anche a tante altre sfaccettature della storia, ad esempio curando l’aspetto sociale o culturale, dando risalto a tutto quanto, non solo alle figure di spicco. A suo modo oggi si è verificata la fusione perfetta. Italia e Australia hanno aperto i loro contenziosi alle 16 e ad affrontarsi sono stati Matteo Arnaldi e Alexei Popyrin. Di punto in bianco, due uomini del popolo si sono ritrovati nel palcoscenico più importante della loro carriera finora. E’ uscito fuori un match non canonicamente spettacolare. Una partita sì tirata, ma caratterizzata da una quantità di errori che forse non si vedeva da tempo. Nel primo set l’ha spuntata l’azzurro con un 7-5, nel secondo invece l’australiano lo ha tenuto sotto scacco e ha chiuso in tempi abbastanza brevi sul 6-2. Nel terzo si sa, le cose possono andare sempre in un modo o nell’altro, a maggior ragione in una partita dove si è sbagliato tanto. Invece Arnaldi è stato bravo a ritrovare la miglior versione di se stesso, quella che a sprazzi si è vista durante la stagione e ha chiuso la pratica sul 6-4.
Poi invece lo spazio è stato lasciato libero per i due condottieri, le due persone attraverso cui la partita sarebbe stata costretta a prendere una strada ben precisa. Jannik Sinner e Alex De Minaur partono forte e chiariscono le idee al pubblico: tutti tengono alla Davis. Anzi, l’australiano inizialmente parte arrembante e fa paura all’altoatesino. Si teme che possa risentire della stanchezza delle sfide di ieri. Invece Sinner raccoglie la sua forza senza problemi e la mette tutta in campo. Risulta prima un 6-3 e poi un secondo set su cui c’è stato veramente poco da dire. Un 6-0 perentorio e decisivo che fa esplodere di gioia la parte di pubblico azzurra. La Coppa Davis è finalmente tornata in Italia.
Seguici su Metropolitan Magazine
Seguici su Google News