La Corte Suprema degli USA ha bloccato le restrizioni imposte all’uso della pillola abortiva. La decisione, molto attesa, è arrivata nel pomeriggio a Washington. La disposizione rappresenta una vittoria per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che si era opposto al divieto di accesso alla pillola.

I giudici, in un breve testo, hanno accolto la richiesta d’urgenza del dipartimento Giustizia e della casa farmaceutica DancoLaboratories, produttrice del mifepristone, lo steroide usato per l’interruzione di gravidanza, respingendo la decisione del giudice conservatore del Texas Matthew Kacsmaryk. È la prima vittoria per i sostenitori del diritto all’aborto, da quando l’anno scorso la Corte Suprema ha soppresso a livello federale il diritto all’interruzione di gravidanza, stabilito nel 1973.

La decisione ha offerto una vittoria politica all’amministrazione Biden, che ha sempre difeso l’accesso al farmaco nell’ultima feroce battaglia legale sui diritti sulla riproduzione negli Stati Uniti. Il presidente ha elogiato la decisione e ha affermato di continuare a sostenere l’approvazione della pillola da parte della Fda. “Come risultato della sospensione della Corte Suprema, il mifepristone rimane disponibile e approvato per un uso sicuro ed efficace mentre continuiamo questa lotta nei tribunali”, ha affermato Biden in una nota. “La posta in gioco non potrebbe essere più alta per le donne in tutta l’America. Continuerò a combattere gli attacchi politici alla salute delle donne”

Cosa era successo una settimana fa sulla pillola abortiva in Usa

Il giudice della Corte Suprema Samuel Alito venerdì 14 aprile 2023 ha congelato fino a mercoledì il divieto alla vendita della pillola per abortire, il mifepristone. È stata respinta, ma solo in via temporanea, la decisione di un giudice del Texas di mettere al bando un farmaco usato da vent’anni da milioni di donne.

Nella motivazione, il giudice Matthew Kacsmaryk, nominato da Donald Trump, ha posto dubbi sulla sicurezza della pillola. La Casa Bianca ha annunciato il ricorso, ma adesso il tempo stringe. Il conto alla rovescia è cominciato. Davanti alla Corte Suprema, a Washington, in queste ore si stanno radunando le donne in difesa dell’aborto.