Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Tra qualche giorno sarà Halloween per questo abbiamo deciso di scrivere un racconto di paura e tensione dedicato a questa ricorrenza. Per questo ci siamo ispirati alla storia dello sceneggiato radiofonico “La guerra dei mondi” di Orson Welles trasmesso in America il 30 ottobre 1938

Una guerra dei mondi era quello che stava avvenendo stando alle loro orecchie, eppure Giovanni, Maria e Carlo non riuscivano a credere ai loro occhi. Sembrava un tranquillo sfortunato weekend di tempesta che li aveva intrappolati in montagna in un vecchio cottage. Tuttavia la vecchia radio con un solo canale funzionante che avevano acceso lasciava pochi dubbi con i suoi annunci di diverse esplosioni di gas incandescente e presunti oggetti non identificati atterrati in città. È finita gli alieni ci distruggeranno ? Si chiesero

La guerra dei mondi ed un’amore

https://youtu.be/lU1RAKgqWPE
La guerra dei mondi, fonte ASCinema – Archivio Siciliano del Cinema

“Devo riferirvi qualcosa di molto grave. Sembra incredibile, ma le osservazioni scientifiche e l’evidenza stessa dei fatti inducono a credere che gli strani esseri atterrati stanotte non siano che l’avanguardia di un’armata di invasione proveniente da Oltre il sistema solare”, annunciava incredibilmente la radio. In quell’istante un ventata d’acqua aprì la finestra di fronte a loro spaventandoli. Giovanni abbracciò improvvisamente Maria facendole scudo. Aveva sempre sognato di difenderla ed ora in questa guerra dei mondi pensò che sarebbe stato il suo eroe. Per questo sollecitò Carlo per richiudere la finestra nella speranza che la grande tempesta finisse e potessero andare in un luogo più sicuro.

Giovanni andò in cucina dove si rese conto che erano intrappolati e senza cellulari in linea. Tuttavia cercò di guardare da un punto di vista diverso la cosa ed il fatto che avesse insistito per andare in quel vecchio cottage di famiglia gli parve un’idea meravigliosa perchè ora poteva restare più tempo con Maria. L’unico problema era Carlo ma lo conosceva da una vita e per questo Giovanni si convinse che avrebbe capito. E soprattutto non doveva dimenticare che doveva essere lui l‘eroe come giocava a fare con un vecchio coltello. Giovanni avvertì improvvisamente dentro di se un solo pensiero.

La grande ossessione

La vecchia radio annunciò l’inizio di una battaglia cruenta con l’esercito e Carlo si preparava al peggio. Aveva già sbarrato la porta e le finestre annunciando un’incredibile resistenza. Giovanni restò a guardare poco distante mentre l’amico abbracciava e baciava la sua Maria. Di nuovo pensò a lei, al loro amore mai nato mentre numerosi lampi all’esterno spezzavano la tensione. Maria evidentemente non era mai stata attratta da lui ma da Carlo e questo gli fece perdere definitivamente la testa . “Il mondo sta per finire”, penso, “ed io non voglio morire senza lei”. Per questo aspettava il momento buono per allontanare Carlo.

L’occasione arrivò quando Maria andò in cucina a suddividere le poche razioni che avevano. “Dovranno bastarci fino alla fine della battaglia”, si disse mentre Giovani inesorabilmente si avvicinava. Qual che secondo dopo l’afferrò e cominciò a sbottonarle la camicetta. Maria lo respinse ma Giovanni reagì tagliandole la gola con un coltello che era sul tavolo. Giovanni rise tra follia e terrore andando in salone alla radio. Solo rumori di grida e spari mentre la pioggia continuava incessantemente a battere sulle finestre. Giovanni non ci fece più caso pensando di essere diventato lui stesso l’alieno ed di stare combattendo una guerra per il suo mondo.

Epilogo

Le grida di terrore di Carlo ridestarono Giovanni dallo stato folle in cui si trovava. Carlo era li di fronte al cadavere. Non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che ebbe una coltellata alle costole. Pochi secondi dopo Giovanni restò a fissare i due cadaveri iniziando a piangere. Improvvisamente la radio annunciò che la guerra era finita o meglio era terminata una rivisitazione italiana dello sceneggiato radiofonico di “La guerra dei mondi” di Orson Wells. Giovanni si accasciò su una sedia nella vicinanze ridendo per l’incredibile rivelazione mentre il sangue gli sgorgava dalla gola che si era appena tagliato.

Stefano Delle Cave