La Manovra Meloni: Iva azzerata su pane e latte e stretta sul reddito di cittadinanza

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Di Redazione Metropolitan

Una manovra da trenta miliardi di euro, di cui larga parte destinate ad aumentare gli aiuti a famiglie e imprese che devono fronteggiare il caro bollette, allargando la platea dei beneficiari di entrambe le categorie.

Poi altre priorità: portare il cuneo fiscale al 3%, sostenere maggiormente famiglia e natalità (circa un miliardo), aumentare le soglie attuali del credito d’imposta dal 30 al 35 per cento.

Tra le misure che dovrebbero trovare spazio nella legge di bilancio, attesa in Consiglio dei ministri lunedì, anche l’estensione della platea dei beneficiari della flat tax per le partite Iva (da coloro che hanno un fatturato fino a 65mila a coloro che arrivano a 85mila euro).

Mentre si studia l’azzeramento dell’Iva sui beni di primo consumo (pane, latte, pasta) per un anno, e la riduzione al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile (assorbenti). Al vaglio anche l’ipotesi di introduzione di una tassa sulla ‘consegna a domicilio’ per favorire i negozi di prossimita’ (ma sarebbero esclusi gli alimentari).

Confermata, invece, la ‘stretta’ sul reddito di cittadinanza e sui superbonus edilizi. La stretta sul reddito dovrebbe portare riduzioni progressive del sussidio e una maggiore severita’ per gli ‘occupabili’, oltre a servire per finanziare il taglio del cuneo fiscale.

Abbattimento dei rincari per bollette, modifica del Reddito di cittadinanza, difesa del potere d’acquisto delle famiglie, impulso al made in Italy, sostegno alla crescita e tregua fiscale sono le priorità del governo indicate dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. Sarà una legge di Bilancio “a favore di famiglie e imprese in perfetta coerenza con il programma presentato in campagna elettorale e su cui abbiamo ricevuto un mandato pieno dagli italiani. Sono scelte coraggiose per l’Italia, che segnano una netta discontinuità con il passato”, ha sottolineato Foti, che ha aggiunto: “Con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i capigruppo di centrodestra abbiamo avuto un incontro molto positivo, definendo il percorso che ci porterà all’approvazione della prossima Manovra. C’è piena condivisione sulle emergenze a cui il governo sta già rispondendo con grande energia e concretezza. La coalizione lavora con uno spirito costruttivo e di grande unità”.

“Mi sembra che siamo sulla strada giusta e si sta lavorando bene”, ha riassunto il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi, al termine della riunione. Per le famiglie è previsto “un pacchetto di aiuti da oltre un miliardo di euro” e non mancherà un pacchetto di sostegno per le imprese. Sul Reddito di cittadinanza, Lupi ha specificato come sia fondamentale “aiutare chi non può lavorare e facilitare chi può lavorare con politiche attive” grazie alle risorse che saranno risparmiate. Per quanto riguarda le pensioni a mille euro “è l’obiettivo che ci si è dati in campagna elettorale, abbiamo cinque anni di tempo per realizzarlo”. Sul tema ha insistito il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Alessandro Cattaneo, assicurando che le pensioni minime a mille euro “sopra i 75 anni, con un Isee inferiore a 15 mila euro, costano due miliardi. Si trovano”. Il senatore dell’Udc, Antonio De Poli, ha voluto rimarcare come in legge di Bilancio sia previsto “un intervento che riguarda tutte le fasce deboli della nostra popolazione. Gran parte delle risorse andranno sul caro energia”. De Poli ha poi segnalato lo “strutturale cambiamento del Reddito di cittadinanza” e l’intervento “per il sisma delle Marche con l’aiuto a popolazione e imprese per la ricostruzione”.

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