Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Andremo nel mondo dell’Academy alla scoperta di un film che ha vinto l’Oscar come miglior film. Parleremo di amore, di Africa e di controversie storiche. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a “La mia Africa” di Sidney Pollack
“Chi di notte, dormendo, sogna, conosce un genere di felicità ignota al mondo della veglia: una placida estasi e un riposo del cuore che sono come il miele sulla lingua. Sa anche che la vera bellezza dei sogni è la loro atmosfera di libertà infinita: non la libertà del dittatore che vuole imporre la sua volontà, ma la libertà dell’artista privo di volontà, libero dal volere. Il piacere del vero sognatore non dipende dalla sostanza del sogno, ma da questo: tutto quello che accade nel sogno, non accade solo senza il suo intervento, ma fuori del suo controllo..”
Questo è un brano dell’omonimo libro di Karen Blixen da cui è tratto “La mia Africa” di Sidney Pollack. Un film reso celebre anche dalle splendide interpretazioni di Robert Redford e Meryl Streep nei panni della Blixen che donano a questa pellicola un fascino lungimirante. Del resto è lo stesso Pollack a giocare sul carisma dei due attori ben adattati ad un paesaggio reso poetico dalla bellissima fotografia e dai movimenti di macchina come diverse ampie panoramiche. Il risultato è un complesso che esula dalla semplice storia d’amore e che è passato alla storia con alcuni momenti memorabili come la celebre scena dello shampoo alla Streep.
“La mia Africa”, Sidney Pollack e il cinema sentimentale
Con “La mia Africa” Sidney Pollack riabbraccia il filone del genere sentimentale che aveva preso in mano con il film “Come eravamo”. Nonostante il celebre regista americano sia distinto soprattutto muovendosi perfettamente tra etica, politica e thriller, qui riesce ad approcciarsi ad un genere diverso come quello romantico. Lo fa mettendo da parte i panni di membro della New Hollywood e riprendendo in mano uno stile narrativo classico. Lo fa preferendo un racconto romanzato ad una cronaca semplicemente biografica avvalendosi anche della colona sonora e delle citazioni poetiche per dare un tono melodrammatico al film. Il risultato è un affresco poetico ben scandito dalla divisione in capitoli e dalla presente della voice over della Streep.
Le controversie storiche e letterarie
Sebbene “La mia Africa” sia stata acclamata dall’Academy con 7 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia a Sidney Pollack, ha incontrato diverse critiche. Se da un lato infatti questo film è stato visto anche come troppo prolisso e psicologicamente elementare dall’altro sono state riscontrate diverse inesattezze storiche. Questo, come già detto, perchè si è voluto dare poco spazio al contesto storico e biografico in nome di una trama più romanzata. Diverse infatti sono le differenze tra il libro della Blixen e il film di Pollack. Vengono taciuti nella pellicola cinematografica, ad esempio, le testimonianze della Blixen sull’esercito tedesco in Africa e su diverse sparatorie locali a cui aveva assistito.
Stefano Delle Cave
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