
La morte di Marat nell’opera di Jacques Louis David è l’icona del dramma della Rivoluzione Francese.
La morte di Marat
Marat assassinato è un dipinto a olio su tela di Jacques-Louis David, realizzato nel 1793 e conservato nel museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles. L’artista con questa opera consegna il rivoluzionario ai posteri come un martire che per tenere fede ai propri ideali, ha scelto di sacrificare la propria vita.
Jean-Paul Marat era un uomo politico e giornalista francese durante la Rivoluzione Francese scoppiata nel 1789. Nello stesso anno fondò un giornale in cui esponeva le sue posizioni rivoluzionarie radicali, pubblicando articoli che incitavano un fanatismo sanguinario. Dopo un episodio del regime del terrore, fu una donna che si reco da Marat con l’intento di vendetta. Lui la ricevette mentre faceva il bagno. La donna gli consegnò come pretesto una lettera con una supplica, ma proprio mentre lui la leggeva, la donna lo accoltellò uccidendolo.
Jacques-Louis David
L’assassinio di una delle voci più ascoltate dal popolo, fece vacillare le forze rivoluzionarie. Inolte la vicenda colpì da vicino il pittore neoclassico Jacques Louis David, che era amico di Marat. David accettò così l’incarico di raffigurare la morte dell’amico in un quadro che rendesse omaggio al martire della Rivoluzione.
Nell’ottobre del 1793 David portò a termine l’opera La morte di Marat. Nel quadro venne ricostruita la scena del delitto, e la vittima viene rappresentata proprio con in mano proprio la lettera della donna che lo assassinò.
Il quadro La morte di Marat ebbe subito una grande popolarità, tanto che numerose copie furono prodotte. Inoltre anche la stampa concorse alla popolarità. Charles Baudelaire fu uno dei riscopritori del valore dell’opera , che era stata con il tempo dimenticata. Baudelaire descrisse il quadro come «poema inconsueto». Nel 1846 scrisse un’analisi del dipinto destinata a diventare celebre:
Questo è il pane dei forti ed il trionfo dello spiritualismo; crudele come la natura, questo dipinto ha il profumo tutto dell’ideale. Quale era dunque la bruttezza che la santa Morte lo ha così prontamente cancellata con la punta della sua ala? Marat può ormai sfidare Apollo, la Morte lo ha ora baciato con labbra amorose, e lui riposa nella quiete della sua metamorfosi.
Nel quadro il braccio senza vita di Marat è una eccelsa citazione che fa riferimento a due giganti della storia dell’arte. Infatti la rappresentazione del braccio è ispirata senza dubbio al braccio senza vita del Gesù nella scultura celebberrima “La pietà di Michelangelo, e a quello della deposizione di Raffaello nella pala Baglioni. Il quadro ha ispirato molti artisti a seguire come Edvard Munch che Pablo Picasso ed è ancora oggi una icona dell’arte come voce rivoluzionaria e politica.
di M.Cristina Cadolini