La RU486 nel Lazio è finalmente una realtà

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Di Redazione Metropolitan

La regione Lazio è diventata ormai un esempio per tutta l’Italia per quanto riguarda la RU486. A differenza di regioni come Umbria e Marche, in cui la situazione è ancora molto precaria. Facciamo il punto, con BRAVE.

Eliminare gli ostacoli alla RU486

In Italia, la pillola abortiva è disponibile ormai da dieci anni, ma nei fatti, risulta ancora un percorso ricco di ostacoli. Prima di febbraio, per assumere la RU486, in Italia, era necessario un ricovero di tre giorni, nonostante nel resto di Europa, la procedura avvenga telematicamente. Il motivo è anche legato all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ormai da un anno, e che necessita di strutture ospedaliere efficenti e non congestionate, se non in caso di estrema necessità.

Snellire l’iter ospedaliero della RU486 è un grande passo per l’autodeterminazione della donna. Lo afferma anche Elisabetta Canitano di LAIGA (Libera Associazione Italiana Ginecologi non obiettori per l’Applicazione della 194). “la donna ha una sapienza e una conoscenza dei propri eventi riproduttivi che può e deve mettere in gioco, se non la si espropria di tutto”.

Inoltre, grazie a questa novità, i consultori tornano ad avere un ruolo centrale per quanto riguarda L’IVG. Rivolgersi a un consultorio efficente, significa anche togliere terreno alle cliniche private e alla clandestinità, che per molto tempo sono state le uniche due alternative.

Come funziona l’aborto farmacologico

L’aborto farmacologico consiste nella somministrazione, di due farmaci: mifepristone e il misoprostolo. Il primo è quello che tecnicamente porta all’interruzione di gravidanza, permettendo il distacco dell’embrione e rendendo il tessuto uterino responsivo al secondo farmaco, somministrato dopo due giorni. Il Misoprostolo serve a indurre delle contrazioni uterine, in modo da espellere i tessuti embrionali sottoforma di perdite ematiche, simili alle mestruazioni.

Due settimane dopo l’aborto farmacologico, è necessario tornare dal/dalla ginecologo/a, per un controllo. Per i primi 20 giorni successivi all’assunzione della RU486, è necessario evitare rapporti sessuali, assorbenti interni, lavande vaginali e preferire la doccia al bagno ad immersione.