Il rapper e stilista statunitense Ye, meglio conosciuto come Kanye West, è ancora al centro degli scandali. Questa volta, i riflettori sono puntati sulle dichiarazioni del cantante che sarebbe stato accusato di aver posto una taglia sulla ex moglie, Kim Kardashian.
Kanye West e Kim Kardashian: le accuse reciproche
“Mandami il numero di Kim” recita il messaggio pubblicato in una foto sui social. La didascalia svela il significato di tale comunicazione. Kanye West scrive che la Kardashian l’ha accusato di aver messo una taglia su di lei. Poi continua dicendo che la donna l’ha incolpato di essersi recato alla festa di sua figlia sotto l’effetto di stupefacenti, e di aver rubato quando è andato a giocare con suo figlio con la graphic novel Akira. Presunti avvenimenti che il famoso rapper smentisce. Pochi giorni prima, Kanye West aveva dichiarato che l’ex moglie aveva tentato di rapire Chicago, uno dei loro figli.
Si tratta dell’ennesima storia che viene trasmessa dagli organi di informazione tramite i toni tipici di un reality show. Peccato che si tratti della realtà, e che i protagonisti dell’accaduto siano due persone in carne ed ossa. Troppe volte i media hanno proferito con toni di condanna nei confronti dei comportamenti del rapper, anche quando questi non rappresentavano un problema per nessuno, tranne che per Kanye stesso.
Si parla spesso delle malattie mentali che avrebbero colpito l’artista, con toni non consoni all’argomento. Infatti, nonostante negli ultimi anni si sia registrato un crescente interesse nei confronti di questo ramo della medicina, per i più è ancora difficile parlare di questo argomento con la dovuta sensibilità. Questo tipo di problema di salute, non può essere considerato una colpa, nessuno sceglie consapevolmente di avere questo disturbo.
Inoltre, non bisogna dimenticare che i problemi tra i due ex coniugi potrebbero anche essere estranei alla salute del padre dei quattro figli. Le accuse reciproche che i due pubblicano sugli account social, non sono sufficienti ad analizzare una situazione che dovrebbe essere giudicata in modo oggettivo dagli avvocati, anziché dall’opinione pubblica che spesso muove delle accuse infondate nei confronti dell’uno o dell’altro.
Michela Foglia
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