Previsto per oggi, alle ore 15.30, il giuramento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le anticipazioni parlano di un discorso in cui il Capo dello Stato si occuperà di politica estera, in particolare del ruolo dell’Italia in Europa e della situazione Ucraina-Russia. Non mancheranno i riferimenti alla situazione sanitaria e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre che al rapporto tra Democrazia e Parlamento.
I punti cruciali del discorso che accompagnerà il giuramento di Mattarella
Il giuramento sarà accompagnato da un discorso di circa 20 minuti. In questo lasso di tempo il Presidente della Repubblica si concentrerà soprattutto su questioni diplomatiche relative alla crisi tra Russia e Ucraina. Si tratta di una situazione pressante, che preoccupa molti Paesi. Pochi giorni fa, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Putin. Il nostro Primo Ministro ha sottolineato l’importanza di una “de-escalation delle tensioni, alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi”.
Non mancheranno inoltre i riferimenti alla situazione sanitaria, proprio ieri è stata stilata una lista di cambiamenti che faranno tornare il Paese alla normalità. Si tratta di variazioni relative in particolare alla gestione della scuola e alla certificazione verde illimitata, e che entreranno in vigore lunedì.
Visti i rapporti che si sono consumati tra partiti durante le elezioni, sarà impossibile per il Presidente della Repubblica Mattarella non affrontare il tema della situazione parlamentare. I partiti e le coalizioni, durante la settimana elettorale si sono mostrati poco inclini al confronto oltre che spaccati al loro interno.
Un altro argomento scottante, che lascia sulle spine molti giornalisti e opinionisti, è il tema dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura. Quest’anno scade il quadriennio del CSM, e dopo lo scandalo del Caso Palamara, ci si augura che le regole cambino, affinché non si verifichi nuovamente una lottizzazione politica di tale organo. La speranza è che il Presidente della Repubblica sproni il Parlamento verso una vera riforma, che possa far uscire la magistratura da quella che lo stesso Mattarella ha definito essere una “pericolosa pochezza etica”.
Michela Foglia
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