L’evacuazione dei civili attraverso i corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha oggi non avverrà. Lo riferisce il Comitato internazionale della Croce Rossa su Twitter, diffondendo una nota in cui afferma anche: “Restiamo in dialogo con le parti sullo spostamento sicuro dei civili da varie città colpite dal conflitto. Le scene a Mariupol e altre città oggi sono devastanti. Qualsiasi iniziativa delle parti che dia sollievo ai civili dalla violenza e consenta loro di partire volontariamente per andare in zone più sicure è benvenuta”. Inoltre, l’organizzazione si dice pronta ad agire per facilitare le evacuazioni, una volta concordate. Sottolinea anche che, a prescindere dai corridoi umanitari, “le parti devono continuare a proteggere i civili e le infrastrutture civili, secondo la legge internazionale”
I corridoi umanitari da Mariupol e Volnovakha non saranno realizzati oggi. Lo riferiscono alcuni media ucraini citando fonti della Croce Rossa, secondo cui il primo tentativo di un’uscita sicura per i civili è fallito. “Continuiamo le trattative costantemente. Spero che domani avvenga l’evacuazione di donne, bambini e anziani ma per ora la Russia continua a bombardare”, ha detto – secondo le stesse fonti – il viceprimo ministro per la reintegrazione dei territori ucraini temporaneamente occupati, Irina Vereshchu. “E’ prevista l’evacuazione anche dalla periferia di Kiev. Stiamo preparando corridoi a Sumy, Kharkiv, Kherson”, ha detto.
Domani potrebbero esserci attacchi cyber in Italia “ai danni di enti governativi e industriali non meglio definiti”. A lanciare l’allarme, secono l’agenzia di stampa Agi, è il Csirt, il Computer Security Incident Response Team dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). “Da notizie riservate si è appreso che domani, domenica 6 marzo, potrebbero essere eseguiti attacchi cyber, legati alla situazione internazionale, ai danni di enti governativi e industriali, non meglio definiti, anche nel nostro paese”, si legge.