Le differenze tra Ward Greene e Disney
Il processo per trovare la giusta trama del classico Disney Lilli e il Vagabondo è stato piuttosto lungo. Un punto di svolta c’è stato quando Walt Disney ha scoperto il racconto breve di Ward Greene: Happy Dan, The Whistling Dog.
Pochi giorni fa è uscito il primo trailer del live action Lilli e il Vagabondo, che sarà disponibile sulla piattaforma streaming Disney+ e non sarà trasmesso al cinema. Vista la novità, abbiamo voluto scoprire qualcosa in più sulla storia d’amore dei due cagnolini.
Lilli e il Vagabondo prima del libro
Prima di andare ad elencare le differenze del libro del 1953 e il film del 1955, vediamo cosa succedeva negli studi Disney in quel periodo.
Il primissimo schizzo di Lilli risale al 1937 era stato fatto da Joe Grant, l’animatore si era ispirato al suo stesso cane che si era ingelosito con l’arrivo del figlio. L’idea era piaciuta a Walt Disney, ma la trama era in continua lavorazione perché non lo convinceva completamente.
Negli anni ’40, Walt si imbatte nella lettura del racconto breve di Ward Greene: Happy Dan, The Whistling Dog e decide di acquistarne i diritti. Dopo quel momento era stato aggiunto il Vagabondo alla storia di Lilli e, finalmente, la trama che conosciamo aveva preso forma.
A causa della seconda guerra mondiale, il progetto era stato sospeso. Solo nel 1953 la storia aveva preso forma e Ward Greene era stato incaricato di scrivere una trasposizione del film prima che questo uscisse al cinema. In questo modo il pubblico avrebbe iniziato a familiarizzare con i personaggi.
Ora vediamo le differenze tra Lady and the Tramp scritto da Greene e il classico che tutti conosciamo, chissà che qualche dettaglio non venga riproposto nel prossimo live action.
Lilli e il Vagabondo di Ward Greene
La cagnolina Lilli è molto più viziata nel libro, rispetto al classico. Già nel cartone notiamo le molteplici attenzioni che riceve dai padroni, ma nella versione di Greene è molto più esagerato. Ad esempio ha un’intera stanza dedicata a lei, oggetti molto costosi come una mantellina e delle scarpette per la pioggia e nessuno la sgrida se ne sgranocchia qualcuno. Più di una volta la cagnolina si sente poco bene per il “troppo cibo da ricchi”, infatti Tesoro e Gianni Caro le fanno assaggiare fin troppe cose dal loro tavolo da pranzo.
Quando inizia la gravidanza dalla padrona, Lilli si accorge che qualcosa sta cambiando. Infatti riceve meno attenzioni, nel libro è sottolineato particolarmente il senso di smarrimento della cagnetta: pensa che i padroni si siano dimenticati della sua esistenza. Nonostante ciò, Lilli non prova mai risentimento verso Tesoro e Gianni Caro, né verso il pupo, semplicemente si sentirà abbandonata.
Anche nel libro arriva la zia in casa, insieme ai suoi due gatti siamesi, ma i padroni di Lilli non partono. La zia rimane da loro per molto tempo per aiutarli con il bambino, così la cagnolina deve rimanere in giardino per lasciare lo spazio di casa ai gatti.
Un pomeriggio il pupo riposa in giardino e un piccione si avvicina. Uno dei gatti tenta di acciuffarlo facendo quasi cadere la culla, ma nel trambusto la colpa viene data a Lilli. In quel momento i padroni decidono di metterle una museruola. La piccola cagnolina si trova così imprigionata: legata alla sua cuccia e con il muso in trappola.
Biagio
Una delle caratteristiche del vagabondo è il suo fischio, questa particolarità è presa dalla primissima storia breve di Greene. Nel libro, Biagio fischia per prendere in giro l’accalappiacani, infatti l’uomo confonde il rumore con il richiamo del capo e spesso il vagabondo e i suoi amici riescono a scappare grazie a questo stratagemma.
Biagio conosce Lilli già durante la gravidanza di Tesoro e la avverte che con l’arrivo del pupo sarà messa da parte. Rispetto al film in cui Lilli era incuriosita dalla personalità del cane randagio, nel libro, la cagnetta è a disagio per i suoi modi rozzi e scioccata per il linguaggio da strada.
Quando Lilli si trova prigioniera della museruola, sarà proprio Biagio a liberarla e inizia la loro serata romantica. Nel racconto non c’è la famosa scena degli spaghetti, i due cani cenano con gli assaggi rimediati passando da sei diverse famiglie.
Lilli convince il vagabondo a dare un’occhiata da vicino alla vita del “cane da salotto” e lo invita ad entrare dalla porta sul retro. Una volta dentro, però i cani vedono un ratto e iniziano a fare molta confusione per acciuffarlo. Il corpo dell’animaletto sembra essere sparito e i padroni di Lilli non esitano a chiamare il canile a causa dell’intrusione di Biagio.
Si e Am
I gatti siamesi di zia Sarah sono perfidi con Lilli fin dall’inizio e non si fanno scrupoli a metterla in cattiva luce, proprio come accade nel film d’animazione. Verso il finale del libro capiscono di aver esagerato, infatti dopo che Biagio viene portato via, mostrano ai padroni il corpo del ratto che precedentemente avevano nascosto.
Whisky e Fido
I due cani vicini di casa di Lilli, Whisky e Fido, sono anche nel libro e non presentano particolari differenze. Il cane più grosso sembra soffrire di asma, questo è il motivo per cui non riesce a sentire gli odori. Lilli, Whisky e Fido rincorrono il furgoncino dell’accalappiacani quando Biagio viene catturato.
Il finale è più o meno simile a quello che conosciamo, con il vagabondo adottato dalla famiglia e la nascita dei cuccioli. Purtroppo c’è una nota negativa: Fido, il cane fedele, muore.
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