É delle ultime ore la notizia del licenziamento di Chef Rubio dal programma Camionisti in Trattoria. Oggi lo chef su Twitter ha detto la sua verità ed è intervenuto anche il deputato di Italia Viva.

Chef Rubio è forse l’unico chef che nella storia della tv si sia sempre schierato politicamente e culturalmente, provocando molte volte dibattiti anche da parte di politici. Un personaggio sicuramente discutibile, ma in pochi anni è diventato una vera e propria star. Nel 2013 ottenne grande successo con il programma Unti e Bisunti che lo portò al timone di Camionisti in trattoria su Nove e DMAX. Proprio all’inizio del quarto anno del programma arriva la notizia dell’abbandono di chef Rubio data tramite twitter dal blogger Dominique Antognoni. Il blogger parla chiaramente di un licenziamento e quindi fa intendere un allontanamento costretto nei confronti dello Chef:

“L’aspirante cuoco, aspirante opinion leader, mancato cuoco e mancato opinion leader, è stato amorevolmente accompagnato alla porta da Discovery Channel. So anche il nome del sostituto, però una notizia buona alla volta. Oggi godiamoci questa. Cin cin. Comunque al suo posto ci va un vero e proprio chef.”

Un post duro e sarcastico che sottolinea il troppo interessamento di Rubio alla politica e al mondo della tv. E lascia il mistero del prossimo conduttore.

Chef Rubio nel programma Camionisti in Trattoria

La verità di Chef Rubio

Rubio da buon contestatore non ha fatto attendere troppo la sua verità, e sempre tramite twitter ha spiegato come sono andate veramente le cose:

“I motivi per cui ho deciso di interrompere Camionisti in Trattoria sono molteplici e non starò qui a motivarli, visto che di certe cose si parla (e si è già parlato) nelle apposite sedi. Di certo, posso dirvi che è stata l’unica cosa giusta da fare. E per correttezza nei vostri confronti che sempre mi sostenete con fiducia, e per coerenza nei confronti del percorso professionale e di vita che sto facendo. Vi basti sapere però che non avevo più la serenità, le motivazioni e l’energia per continuare a girare qualcosa in cui sentivo di aver già dato tutto. Continuare a girare per gli ascolti non è mai stata e mai sarà una mia peculiarità e farlo per inerzia mi avrebbe reso infelice e ancora più nervoso di quanto già non fossi alla fine della terza stagione.”

Nella seconda parte del post Rubio ha augurato buona fortuna al suo successore e ha fatto emergere il suo lato contestatore, lanciando frecciatine ai cosiddetti “bifolchi e caciottare”:

“Chiudo dedicando un pensiero ai bifolchi e alle caciottare che scrivono di me: da sei anni a questa parte mi hanno proposto le conduzioni di quasi tutti i programmi televisivi che conoscete e se non mi ci avete mai visto e mai mi ci vedrete è solo perché nel nome della coerenza so dire “no grazie”. Queste scelte mi hanno fatto rinunciare a una fracca di soldi che sinceramente mi avrebbero pure fatto comodo. Ma a al contrario vostro mi posso guardare ogni giorno allo specchio senza sputarmi in faccia. Quindi quando parlate di me o vi informate meglio oppure tacete. Ah quando non mi vedrete più in tv sarà solo perché non ho voluto io e non il vostro Dio.”

L’intervento di Italia viva

Infine a intervenire in questa storia è stato Michele Anzaldi, deputato di Italia viva, che lancia una “sfida” alla Rai:

“Chef Rubio lascia Discovery: la Rai avrà il coraggio di proporgli un programma magari che parli di ultimi e periferie e sappia interessare i giovani? Oppure ci sarà un pregiudizio politico per le sue idee? In questa Rai vengono ingaggiati solo biografi e supporter di Salvini?”

Non resta che aspettare e vedere quale sarà il prossimo ruolo che ricoprirà lo chef contestatore.