Prima di Elisabetta I, prima di Maria la Sanguinaria, prima di Vittoria, prima dell’amata Elisabetta II, l’Inghilterra ha conosciuto, seppur fugacemente, un’altra regina: Lady Jane Grey. Non tutti conoscono la vicenda della sfortunata fanciulla, pedina in un gioco di potere più grande di lei. Nelle vene il sangue dei Tudor, una parentela che sarà la sua rovina. Primogenita di Henry Grey, marchese di Dorset, e di Frances Brandon, nipote di Enrico VIII, Jane è quarta in linea di successione, dopo il piccolo Edoardo e le future Bloody Mary e Virgin Queen. I suoi genitori, avidi e privi di scrupoli, vorrebbero vederla sul trono come sposa del cugino, e la educano secondo i precetti del protestantesimo, sperando in un matrimonio di convenienza. La giovinetta, però, di temperamento mite e lontana dalle ambizioni della famiglia, si rifugia nello studio del greco, del latino, dell’ebraico e della letteratura. Purtroppo, tutti i tentativi di restare fuori da qualsiasi intrigo sono vani: il suo tragico destino è segnato.

A dare inizio alla catena di eventi che la condurrà sotto la scure del boia è Catherine Parr, ultima moglie e poi vedova del dispotico monarca, che la porta con sé a corte. Il secondo marito, l’ammiraglio Thomas Seymour, usa l’inconsapevole ragazzina per le sue trame politiche, con l’intento di organizzarne le nozze con il principe ereditario. I Grey, ovviamente, sono ben lieti di cedergli la custodia legale di Jane, in cambio di un lauto compenso, ma i loro sogni di gloria hanno vita breve: la Parr muore di parto e il consorte, accusato di complotto contro la corona, viene ucciso. Per evitare ulteriori ripercussioni, Henry e Frances riaccolgono tra le mura domestiche la discendente.

Jane Grey: il testamento di Enrico VIII e il regno dei nove giorni

Ritratto di Lady Jane Grey

Una nuova occasione, tuttavia, si presenta alla dissoluta coppia. Nella primavera del 1553 John Dudley, duca di Northumberland, trama contro Edoardo VI, ormai malato di tubercolosi. Secondo il volere dell’ex sovrano, qualora il discendente fosse scomparso senza prole, il potere sarebbe passato alle sorellastre. Influenzato dal suo consigliere, il re moribondo modifica il testamento, escludendo Maria ed Elisabetta, e nominando la cugina Jane unica erede. Dopo la dipartita di Edoardo,la giovinetta, che nel frattempo è convolata a nozze, sotto costrizione, con Guilford Dudley, figlio di John, scopre il piano ordito alle sue spalle. Scoppia in un pianto disperato, ma a nulla valgono le sue proteste; viene prelevata con la forza e trasferita nella Torre di Londra, come si usa, in attesa dell’incoronazione. Ha giusti il tempo di un unico, ma significativo, atto di ribellione. Nonostante le minacce subite da Northumberland, giura che il coniuge non regnerà mai e poi mai insieme a lei.

La situazione, però, è disperata. Maria, supportata dai cattolici, si mette in marcia verso Londra per destituire l’usurpatrice, e anche i genitori di Lady Grey abbandonano la causa. Dopo soli nove giorni, il regno di Jane termina. La nuova sovrana, che non è ancora diventata la donna crudele che la storia ricorda con timore, sa che la poveretta non ha responsabilità, e le assicura la grazia. Ma il fato, sfortunatamente, ci mette lo zampino. Henry Grey partecipa alla rivolta di Thomas Wyatt contro la regina e il suo consorte, Filippo II di Spagna. Con questa scellerata presa di posizione, firma la sua condanna, e anche quella della figlia.

L’esecuzione e la morte di Lady Jane

La sentenza, dapprima sospesa, è confermata e Jane resta prigioniera, in attesa del suo destino. La mattina del 12 febbraio 1554, infine, viene decapitata nella Green Tower. Su quello stesso patibolo, anni addietro, figure come Anna Bolena e Tommaso Moro avevano perso la vita. A pochi istanti dall’esecuzione, la piccina appare quasi sollevata, e sussurra al suo carnefice «vi prego di farla finita in fretta». Poi, adagiata la testa sul ceppo, dopo un attimo di smarrimento, la regina dei nove giorni incontra la morte.

Tutti i partecipanti al complotto vengono eliminati, eccetto Frances e le due bambine superstiti. Maria Tudor non se la sente di alimentare quella scia di sangue e le accetta a corte. Appena un mese dopo, Lady Brandon si risposa. Nel periodo successivo, il suolo britannico conoscerà scontri e lotte di potere che ruotano intorno a due donne divenute ormai leggendarie, Maria ed Elisabetta, dimenticando la povera Jane Grey, regina contro il suo desiderio, issata a forza su un trono che non voleva.

Federica Checchia

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