L’alga kelp è un’alga bruna si forma e cresce in modo spontaneo sulle rive degli oceani. Tradizionalmente viene chiamata come alga laminaria. Quest’alga appartiene al genere “Fucus e Laminaria”, mentre la parte propriamente edibile della pianta prende il nome di “Kombu”.

A cosa serve l’alga kelp


Alga kelp photo credits wikipedia
Alga kelp

L’alga kelp contiene una grande varietà di minerali tra cui iodio, potassio e calcio. Inoltre è ricca di vitamine, specialmente quelle appartenenti al gruppo B. Per sfruttare al meglio le proprietà nutrizionali contenute nell’alga, si preparano generalmente alcune polveri tramite processo di essiccazione, oppure soluzioni liquide o compresse. Si può mangiare l’alga cruda, ma il suo utilizzo principale riguarda i benefici terapeutici dovuti alle sue proprietà.
L’utilizzo principale dell’alga kelp consiste nella fornitura di integratori, che vengono proposti contro alcuni disturbi quali l’artrite infiammatoria, la psoriasi o i disturbi circolatori. Questa pianta rappresenterebbe inoltre un toccasana per risolvere i problemi renali o digestivi. Talvolta l’alga kombu viene consigliata per un generale miglioramento delle difese immunitarie, e nella prevenzione di tumori.
In realtà l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, non ha ancora approvato nessun claim riguardante le proprietà benefiche che quest’alga fornirebbe all’organismo.
In cucina questa alga viene utilizzata soprattutto per il suo sapore, dato che riesce a insaporire alcune pietanze come zuppe e legumi. Si tratta di un ingrediente che viene utilizzato principalmente nelle regione asiatiche, dato che il suo gusto definito come “esaltatore di sapidità” viene considerato il quinto sapore, producendo il cosiddetto umami. Il sapore tipicamente salato dell’alga è dovuto all’amico glutammico, che la piante fornisce in dosi elevate. Da questo amminoacido è infatti possibile ricavare il glutammato monosodico, che è la causa principale del sapore salato che contribuisce a rendere l’alga un’ingrediente utilizzato nelle minestre.
Inoltre la presenza dell’acido alginico nelle alghe laminarie contribuisce invece alle proprietà sazianti del suo estratto.

Sonia Faseli

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