Quali sono i migliori Sali da cucina

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Di Mr. Red

Ti sei mai chiesto qual è il miglior sale da cucina? Probabilmente no. Magari al supermercato hai comprato il sale senza vedere se si trattasse di sale marino, iodato, sale rosa oppure integrale. Infatti, in commercio esistono tantissime tipologie di sale e scegliere il migliore in base alle sue caratteristiche è davvero molto importante.

Questo perché utilizziamo il sale per ogni preparazione, quindi lo assumiamo tutti i giorni ed è essenziale valutare quale sia il migliore per la nostra salute. In questa guida, dunque, andiamo a scoprire insieme quali sono i migliori Sali da cucina.

Sale marino integrale

Al primo posto tra i Sali da cucina migliori da utilizzare troviamo il sale marino integrale, come quello proposto da salineculcasi.it. Scegliere un sale prodotto in Italia con un procedimento completamente naturale permette di deliziare il palato con una sapidità corretta e con i giusti elementi nutritivi al suo interno.

Il sale integrale con i suoi processi di lavorazione attenti, ottenuti principalmente dall’evaporazione dell’acqua marina e senza l’essere sottoposto a trattamenti industriale (come, ad esempio, lo sbiancamento) è sicuramente una scelta più naturale ed ecosostenibile.

Con questo processo, che elimina il passaggio di sbiancamento o raffinazione, rimangono intatti alcuni degli elementi che lo caratterizzano come il potassio, lo iodio, il magnesio e il calcio. Utilizzando in cucina il sale marino integrale è possibile andare, dunque, a insaporire i piatti con un prodotto naturale.

Il consiglio è di scegliere sempre un sale marino integrale prodotto in Italia, per avere la garanzia di portare in tavola un sale con le giuste caratteristiche organolettiche e che abbia realmente seguito un processo di produzione il più possibile naturale.

Sale marino da cucina

Sale da cucina marino viene estratto dal mare, questo in genere è un buon prodotto anche se deve essere sottoposto comunque a un processo di raffinazione.

Nulla comunque di così spaventoso, infatti, in Italia, il processo di raffinazione del sale prevede che questo venga immerso all’interno di una soluzione salina per riuscire ad eliminare le eventuali impurità che lo caratterizzano.

L’unica cosa è che durante il processo di raffinamento potrebbe essere addizionato con eventuali additivi. Ecco perché è bene controllare sempre dove viene prodotto il sale marino prima di acquistarlo per essere certi di consumare un buon prodotto.

Sale iodato

A molte persone viene consigliato il consumo di sale iodato: perché? Le persone che non vivono vicino al mare potrebbero avere una carenza di iodio. Per questo motivo in Italia si produce anche il sale addizionato con lo iodio.

L’unico svantaggio è l’uso di alcuni additivi che servono per garantire il fissaggio dello iodio al sale. In genere, sono otto gli additivi che si possono utilizzare per questo procedimento, alcuni di questi però non sono salutari e non dovrebbero essere utilizzati. Ad esempio, ci sono i ferrocianuri che in alcuni paesi, come la Gran Bretagna, sono vietati.

I ferrocianuri assunti in piccolissime dosi, come quelle all’interno del sale, non sono tossici e sono autorizzati, però se si può evitare di assumerli sicuramente è meglio. Gli altri additivi (che dovrebbero essere sempre indicati in etichetta) invece sono abbastanza blandi e servono solo al fissaggio dello iodio al sale.

Il sale da non usare: il Sale Rosa dell’Himalaya

Almeno una volta nella vita siamo rimasti affascinanti dal colore di questo sale e magari abbiamo letto anche una notizia sul suo potere benefico, sui vantaggi che offre a chi lo consuma e così via. Purtroppo, niente più di una bufala!

Infatti, è proprio così: il sale rosa dell’Himalaya non solo non ha caratteristiche che lo rendono migliore del sale bianco, ma sarebbe anche peggiore del tradizionale sale marine. Il motivo è dato dal fatto che il sale rosa viene prodotto dalle miniere del Pakistan e non dalle pendici dell’Himalaya e il suo colorito non è per nulla salubre in quanto il rosa proviene da un accumulo di ferro all’interno delle miniere.

Il sale dell’Himalaya, dunque, non è altro che un sale roccioso che si presenta contaminato da metalli pesanti e impurità, per questo motivo il suo consumo è sconsigliato.