L’auto con la figlia di Dugin salta in aria a Mosca

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Di Redazione Metropolitan

Darya Dugina, la figlia 30enne di Alexander Dugin, “l’ideologo” ispiratore delle politiche ultranazionaliste di Vladimir Putin, è morta nella serata di sabato alle porte di Mosca nell’esplosione della sua auto. La vettura è saltata in aria mentre percorreva un’autostrada alla periferia della capitale russa. Darya e il padre, che tornavano da un evento pubblico, avrebbero dovuto viaggiare sulla stessa auto, ma Dugin avrebbe all’ultimo istante preso un altro veicolo. Al momento l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un attentato

Le foto diffuse in rete mostrano il “Rasputin di Putin”, così come molti media italiani lo hanno definito, impietrito di fronte alle fiamme che avvolgono l’auto, con le mani alle tempie e gli occhi vuoti. Persi. Come perso è chiunque perda un figlio, soprattutto in un modo così atroce. L’esplosione della macchina di Darya Dugina sarebbe avvenuta poco fuori Mosca mentre i due, su due diverse automobili, stavano tornando dal festival “Tradizione”.

Alcuni canali russi affermano che l’obiettivo della bomba non fosse Dugin in quanto la figlia era una importante figura politica che portava avanti le proprie battaglie, indipendentemente dal padre. Secondo altri analisti, come Germano Dottori, “la scomparsa in circostanze drammatiche e sospette della figlia di Dugin – uccisa stasera dall’esplosione della sua macchina – fa pensare all’esistenza di un certo scontento nei confronti della politica estera russa in ambienti che sanno come farsi sentire”.

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