
Ecco quali sono le nuove zone arancioni: Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria e Umbria. La mappa dell’Italia era destinata a cambiare e lo sarà ancora, come preannunciato dopo l’ultimo dpcm, firmato il 3 novembre dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
E dopo la pubblicazione dei nuovi dati, sulla base dei 21 indicatori analizzati dall’Iss e dal ministero della Salute cambia la collocazione di alcune Regioni, con il passaggio dall’area gialla a quella arancione e rossa. Al momento nessuna Regione scende all’area meno critica, considerando che – come scritto nel dpcm – servono almeno 15 giorni di permanenza in un’area per poter vedere gli effetti delle restrizioni. A passare dalle zone gialle a quelle arancioni ora saranno Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria e Umbria. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà infatti in serata un’ordinanza che prevede il passaggio in zona arancione delle cinque Regioni a partire da mercoledì 11 novembre. La decisione è arrivata in base all’elaborazione dei dati forniti dalla Cabina di regia.
Viene confermato anche l’Alto Adige come zona rossa, non più quindi autoproclamato per decisione della giunta provinciale di Bolzano.
La prima a cambiare area era stata proprio la provincia autonoma di Bolzano. L’Alto Adige, infatti, aveva deciso di auto-proclamarsi zona rossa e applicare il lockdown. La situazione era ritenuta critica sia a causa del continuo aumento dei contagi che a causa dell’incremento dei comuni già dichiarati zona rossa. L’ordinanza era stata firmata dal presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e prevedeva un lockdown a partire dal 9 novembre. Ora è arrivata anche la conferma nazionale, che ha fatto entrare Bolzano nella zona rossa insieme a Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. Si ipotizzano anche restrizioni più dure, su cui la giunta provinciale deciderà nelle prossime ore. “Siamo oltre il tempo massimo, i campanelli d’allarme non possono più essere ignorati”, afferma il governatore. Che punta a un lockdown rigido, ma breve, con test a tappeto.