Le ricette perdute del ristorante Kamogawa” di Hishashi Kashiwai rappresenta un omaggio nipponico sull’importanza dei ricordi, della tradizione e anche della cucina tipica di un luogo.

La trama

Le ricette perdute del ristorante Kamogawa di Hishashi Kashiwai Photo credits wikipedia

La vicenda del romanzo “Le ricette perdute del ristorante Kamogawa” si svolge in un piccolo vicoletto di Kyoto, dove ci sono ancore vecchi templi e piccole botteghe. In questa atmosfera legata al passato c’è il ristorante Kamogawa, dove vengono preparate ricette uniche e particolari. Qui non si respira solo il tipico odore di cibo, ma anche la sensazione di ricordi perduti nel tempo. In questo locale i proprietari Kamogawa Nagare e Koishi non si occupano solamente di servire cibo ai loro clienti. I clienti abituali e gli avventori possono chiedere ai proprietari la ricetta che più gli aggrada. E i proprietari sono in grado di riprodurre ricette uniche e particolari legate a ricordi importanti dei loro stessi clienti. Qui passano persone di ogni tipo con richieste stravaganti e personali. C’è un vedovo che vuole riassaggiare gli udon, una pietanza che era solita cucinare sua moglie scomparsa. In questo locale si ferma un’anziana signora che vuole mangiare uno stufato di manzo, assaggiato durante il primo e ultimo appuntamento con colui che considerava il suo vero amore.
E in questa atmosfera quindi non si mescolano solo ricette tradizionali tipiche della cultura giapponese, ma anche ricordi e memorie appartenenti a persone comuni. Attraverso il cibo ogni storia sembra essere importante e degna di essere riportata alla luce attraverso una singolare ricetta. Questo libro risulta alla fine come evocativo e nostalgico di un passato legato al Giappone, che con le sue tradizioni affascina da sempre il mondo intero. Queste tradizioni vengono poi raccontate attraverso la narrazione di alcune tipiche ricette di cucina.

Sonia Faseli

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