Lediesis, tutti possiamo essere supereroi

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Di Redazione Metropolitan

Maria Callas, Anna Magnani, Alda Merini: sono solo alcuni dei nomi di grandi donne a cui il collettivo Lediesis ha reso omaggio attraverso la propria arte. Donne che hanno saputo fare la differenza, ciascuna nel proprio campo, e che con ironia leggera strizzano l’occhio al passante.

Lediesis

Migliaia di followers in pochi mesi, una mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, interviste e articoli a loro dedicati. Le loro opere, disseminate per le strade dei capoluoghi italiani, innescano di volta in volta una vera e propria caccia al tesoro fra gli streethunters. Ma le due street artists Lediesis scelgono di restare anonime.

Le loro Superdonne, diversissime ma accomunate dall’essere espressione di quell’inesauribile forza femminile alla quale il duo intende rendere omaggio, sono tutte ritratte con la “S” di Superman sul petto. Da alcune finestre cieche nei centri storici delle città italiane – Roma, Firenze, Napoli, Milano – queste icone femminili ci strizzano l’occhio in maniera complice, ricordandoci che i superpoteri albergano in ognuno di noi.

Lediesis, Peggy Guggenheim - Photo Credits: museoarcheologiconapoli.it
Lediesis, Peggy Guggenheim – Photo Credits: museoarcheologiconapoli.it

Dalla forza d’animo della pittrice Frida Kahlo, all’ironia arguta dell’astrofisica Margherita Hack, passando attraverso il coraggio della senatrice Liliana Segre: i murales di Lediesis declinano la femminilità in tutte le sue sfaccettature.

#ilmomentoèadesso

“Il momento è adesso” è la campagna di solidarietà che ha visto la collaborazione fra la Fondazione Il Cuore si scioglie e Lediesis. Sette supereroi del bene comune, capaci di cambiare, tramite le proprie idee, il corso della storia. Per alcune settimane Firenze si è popolata di personaggi indimenticabili come Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta, Falcone e Borsellino.

Uomini e donne del secolo scorso e del nuovo millennio, che hanno combattuto e combattono battaglie per i diritti civili e ambientali, nel tentativo di abbattere i muri dell’indifferenza, della paura e dell’odio. Con le idee e con il coraggio e la perseveranza di metterle in atto, ciascuno di noi può contribuire a cambiare il mondo.

Lediesis, Falcone e Borsellino - Photo Credits: web
Lediesis, Falcone e Borsellino – Photo Credits: web

Nature has Nature

La Galleria di Livorno Uovo alla pop ha organizzato, dal 20 giugno al 20 settembre, Nature has Nature, una mostra collettiva virtuale. Tra i 32 artisti selezionati anche Lediesis, chiamate a riflettere sui difficili giorni del lockdown. Protagonista la natura, che durante la quarantena ha lottato per riprendersi gli spazi che le spettano, e di cui nel tempo l’abbiamo derubata.

Lediesis partecipano con l’opera Una nuova Eva, un acrilico su carta velina. Ancora una donna, la prima: Eva, progenitrice del genere umano.

Lediesis, Una nuova Eva - Photo Credits: facebook.com/Lediesis8/
Lediesis, Una nuova Eva – Photo Credits: facebook.com/Lediesis8/

Queste le parole usate per presentare il loro lavoro:

dopo questo periodo niente sarà più come prima e, ci auguriamo, che anche il ruolo della donna sarà molto più influente nel mondo. La donna è sempre stata molto più capace dell’uomo di vivere in sintonia con le leggi della natura, la nostra Grande Madre e anche stavolta ha dato prova di grande resilienza e spirito di adattamento.

Un nome, Lediesis, che vuole giocare sia sul linguaggio social che su quello musicale, così come, ci viene da pensare, il titolo Una nuova Eva intende farlo sull’assonanza fra Eva ed Era. Un’opera che vuole essere un auspicio, l’augurio che una nuova Era sia davvero possibile; che un periodo buio come quello che abbiamo appena superato possa lasciarci in eredità un insegnamento: avere cura e rispetto del mondo che ci ospita.

Silvia Staccone

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