Les Paul, gigante delle sei corde

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Di Redazione Metropolitan

Che ne siate consapevoli o meno, se oggi siete chitarristi di professione o semplicemente vi dilettate con lo strumento, lo dovete in parte all’influenza di questa leggenda della musica. E potrebbe essere che le vostre mani abbiano imbracciato una delle più iconiche chitarre della storia del rock: la Gibson Les Paul, che porta appunto il suo nome.

Nato a Wakuesha, nel Wisconsin, nel 1915, Lester William Polfuss si avvicina molto presto alla musica, imparando a suonare l’armonica all’età di 8 anni. Si interessa anche al banjo per poi appassionarsi definitivamente alla chitarra intorno ai 13 anni. Nonostante non sappia leggere la musica, ha un formidabile orecchio e un innato senso della struttura. Per il suo primo album, pubblicato dalla Montgomery Ward nel 1936, adotta il nome di Rhubarb Red.

Les Paul - immagine web
Gibson Les Paul – Photo Credits: web

Gli anni dei sodalizi musicali in trio e con Mary Ford: la costruzione della leggenda

Ben presto mostra insofferenza nei confronti della tecnologia delle chitarre elettriche in circolazione ed inizia a sperimentare e progettare personalmente delle soluzioni alternative. E’ il 1940 quando, tra lo scetticismo degli addetti ai lavori, si presenta alla Gibson con The Log, il prototipo di quella che diventerà la prima solid body del marchio e sarà protagonista delle gesta di alcuni tra i più importanti chitarristi al mondo.

Nel 1937 forma un primo trio e si trasferisce a New York, per poi spostarsi a Hollywood, formando un secondo trio e facendosi conoscere sempre più. Nel ’45 si avvale anche della collaborazione di Bing Crosby col quale registra, tra le altre tracce, la hit It’s been a long, long time. Due anni dopo incide una versione di Lover per 8 chitarre, tutte suonate da sè stesso, creando un suono simile ad uno sciame di vespe.

Nel 1948 un brutto incidente d’auto mette a rischio seriamente la sua carriera, costringendolo a stare lontano dalla musica per un anno e mezzo. Per evitare l’amputazione, decide di farsi immobilizzare il braccio destro con la giusta angolazione che possa consentirgli di suonare la chitarra. Seguono anni in cui si dedica con successo alla musica country e comunque più indirizzata al mercato popolare, in collaborazione con la moglie Mary Ford (nome d’arte di Colleen Summers).

Eredità artistica di Les Paul

Dopo il divorzio da quest’ultima, dal ’67 Les Paul si ritira parzialmente dalla musica. A parte alcuni mirabili album country-jazz, resta lontano dalle sale di registrazione fino al 1991, anno in cui pubblica The Legend and the Legacy, con 34 tracce inedite. Dagli anni ’80 fino a poco prima della sua morte, sopravvenuta per complicanze dovute a una polmonite nel 2009, Paul si esibisce settimanalmente in un jazz club di New York.

Prima di riscuotere un grosso successo con brani per il mercato popolare, Paul diventa un punto di riferimento nell’ambiente jazz. I suoi pionieristici esperimenti con le registrazioni multitraccia (progetta il primo banco di registrazione a 8 tracce) e la tecnica delle incisioni sovrapposte avranno un enorme impatto su diversi generi musicali. Nell’ambito jazz ne riconosceranno la forte influenza musicisti del calibro di George Benson, Al Di Meola e Stanley Jordan.

Les Paul - immagine Rolling Stone
Les Paul – immagine Rolling Stone

La dedica speciale di Google

Nel 2012 il suo amico di lunga data e sodale artistico Lou Pallo realizza Thank You Les, un cd/dvd tributo all’amico avvalendosi della partecipazione di alcuni fra i più grandi musicisti al mondo: tra gli altri, ascoltiamo Keith Richards, Steve Miller e Slash. La Les Paul Foundation ogni anno assegna il Les Paul Spirit Award ad un artista che porta avanti lo spirito innovativo tecnologico e musicale di questa vera e propria leggenda.

Nel 2011 Google gli ha dedicato un doodle a forma di chitarra: gli utenti potevano suonare le corde col cursore per comporre brani musicali. Tra i musicisti che hanno suonato una Gibson Les Paul troviamo i nomi di Chuck Berry, Neil Young, Eric Clapton, B.B.King, David Gilmour, Jimmy Page e Bob Marley. Les Paul figura al 18° posto nella classifica ufficiale di Rolling Stone dei 100 chitarristi migliori di sempre.

Emanuela Cristo

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