Il 24 giugno 1901 Pablo Picasso espone le sue opere con una personale che sancisce ufficialmente il suo esordio. L’intuito per il talento e fiuto commerciale spinsero il mercante d’arte Ambroise Vollard a dare fiducia al giovane ventenne Picasso, allestendo la sua prima mostra nella Galleria in Rue Lafitte, a Parigi. Ambroise Vollard si confermava il mercante-editore capace di promuovere le avanguardie, come aveva già fatto precedentemente promuovendo opere di artisti sconosciuti o ‘’messi al bando’’ come Cézanne ei Nabis.

La mostra del 1901 cade in un periodo importante per l’artista andaluso

La camera blu, 1901, Parigi (periodo blu)

I dipinti furono venduti a prezzi bassissimi sebbene numerosi, decretando un buon successo della mostra. «Non vi fu nel pubblico accoglienza migliore per l’artista»: affermò Vollard. Il sodalizio con il mercante segnerà un periodo importante per Picasso. Se il debito con l’arte francese – frequentata fino a quel momento – è grande, le opere create per la mostra quell’estate a colpi di pennellate mostrano l’emergere di una personalità sempre più indipendente.

Così al civico 37 di rue Laffitte, Picasso ebbe la soddisfazione di esporre ben sessantaquattro dipinti, tra raffigurazioni di corride, scene di costume e di vita notturna in cui si percepisce ancora l’influenza di Degas e di Toulouse-Lautrec .

Il sodalizio tra Picasso e Vollard a Parigi

Picasso arrivò in Francia nel 1900 per visitare l’Esposizione Universale con pochi soldi e tanta voglia di esprimersi. Parigi fu un luogo ideale. Una città di stimoli artistici, animata dalle mostre su Delacroix, Courbet e Ingres, dalla collezione del Louvre, e dalle strade brulicanti di botteghe e gallerie. Ebbe la possibilità di coltivare al meglio il suo talento: dal 1901 al 1904 sperimentò il cosiddetto “periodo blu”, poi fu la volta del “periodo rosa”, il cubismo e il successo oltre i confini.

Una mostra tenutasi a Venezia  nel 2012 «Picasso e Vollard. Il genio e il mercante», ha indagato l’importanza del sodalizio tra Picasso e Vollard. Per la prima volta è stato possibile osservare le quattro serie incisorie che Picasso realizzò con il mercante-editore. L’esposizione del 1901 fu dunque solo il culmine di un fitto interscambio parigino tra il mercante e l’artista. Vollard organizzerà ancora una retrospettiva nel 1910. In quell’anno Pablo lo ritrae in sintesi cubista nell’opera conservata al Museo Puskin di Mosca. E continuerà a ritrarlo fino ad arrivare a dire: «la donna più bella mai esistita non avrà avuto il proprio ritratto dipinto, disegnato o intagliato con la stessa frequenza di Vollard».

Alessia Ceci

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