L’inquinamento che troviamo già nei feti: la scoperta preoccupante

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Di Martina Cordella

Il particolato derivato dalla combustione, prodotto durante la combustione incompleta di combustibili e biomassa, è onnipresente nell’aria che respiriamo. Ma non solo. L’inquinamento ha raggiunto l’utero materno. Secondo uno studio pubblicato su The Lancet Planetary Health, l’esposizione al particolato può influenzare negativamente la gravidanza e gli esiti della nascita. Ciò causa un’alterazione molecolare che potrebbe esporre il neonato a un maggiore rischio di contrarre malattie.

Inquinamento – Photo Credits Periodo fertile

L’inquinamento nei feti: cosa dice lo studio

L’analisi è stata fatta su 60 coppie, non fumatrici, madre-neonato di cui sono stati analizzati sangue materno, placenta a termine e sangue del cordone ombelicale. Le particelle di carbonio nero sono risultate presenti in tutti i campioni materni e neonatali analizzati, ma il loro accumulo è circa 1,08 volte maggiore nel sangue materno che nel sangue del cordone ombelicale.

Nei feti i tessuti analizzati hanno riguardato fegato, polmone, placenta pretermine e cervello. Anche in questo caso, le particelle di carbonio sono state trovate in tutti gli elementi. Il carico di particelle più elevato è stato riscontrato nel tessuto placentare pretermine, che è accompagnato da un aumento dell’accumulo di carbonio nel cervello fetale, nel polmone fetale e nei tessuti epatici fetali. Gli aggregati di particelle identificati erano costituiti da varie particelle più piccole. Questi si trasferivano dal sistema di circolazione delle madri all’interno della circolazione e dei tessuti fetali.

Sono state trovate microplastiche nella placenta umana

Non è la prima volta che assistiamo a una scoperta del genere. All’inizio del 2021, uno studio evidenziava la presenza di microplastiche all’interno della placenta umana. L’analisi ha riguardato 6 donne sane tra i 18 e i 40 anni con gravidanze normali. I ricercatori hanno trovato dei frammenti di materiale artificiale delle dimensioni di un batterio, in particolare nella parte della placenta che è parte integrante del feto, dentro le membrane stesse che lo avvolgono e nella parte attaccata all’utero materno.

I rischi per la salute dei feti ancora non si conoscono ma è molto probabile che la plastica alteri il metabolismo e il sistema immunitario, proprio come il particolato.

Martina Cordella