Oggi ricordiamo uno dei più grandi attori italiani: Alberto Sordi. Ha recitato in 160 film ed è considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana assieme a Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, un quartetto al quale è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni. Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, fu tra i massimi esponenti della romanità cinematografica.
Alberto Sordi e la carriera radiofonica
Oggi sarebbe il compleanno del mitico Alberto Sordi, nato a Roma il 15 giugno del 1920. Tutti abbiamo presente i suoi film: il Vigile, La grande Guerra, Il Marchese del Grillo e In Viaggio con Papà, giusto per citarne alcuni. Parlare di Alberto e dei suoi film lo fanno tutti. Noi, invece, vogliamo ricordarlo attraverso le sue canzoni. Si, avete letto bene!
Fu proprio alla radio, tra il 1946 e il 1953, che cominciò a ottenere una certa notorietà. Nel 1946, ispiratosi agli ambienti dell’Azione Cattolica, ideò la sua satira dei personaggi de I compagnucci della parrocchietta, dal caratteristico parlato nasale e atteggiamento da “persona come si deve”. Furono di questo periodo le partecipazioni a vari programmi, alcuni presentati da Corrado, che lo lanciarono in radio: Oplà (1947), Vi parla Alberto Sordi (1948-1950) e Rosso e nero (1951). Qui creò altri personaggi come il Signor Dice, il Conte Claro e Mario Pio.
A parte la riproposizione di personaggi noti in Gran varietà sul finire degli anni sessanta, l’ultima esperienza radiofonica prima che il cinema divenisse preponderante nella sua carriera fu Il teatrino di Alberto Sordi, in onda solo per pochi mesi sul Secondo Programma tra il 1952 e il 1953.
Sempre alla radio nacquero anche alcune sue canzoni o meglio “ritmi”.
Alberto Sordi, dalla radio alla musica
Questa sua passione per la musica, lo portò a realizzare alcuni brani per carosello. Alberto Sordi canta delle canzoni con temi a volte al limite dell’umorismo nero. Sordi non compare mai nel codino e quindi non presenta il prodotto reclamizzato, facendo così in modo da non legare il suo nome alla ditta che pubblicizza.
Inoltre, collaborò assiduamente con il compositore Piero Piccioni, che firmò molte delle colonne sonore dei suoi film più celebri, nonché alcune delle sue canzoni irriverenti e maliziose. Come non ricordare, infatti, che Sordi fu anche autore di canzoni e cantante. E ha lasciato numerose incisioni. Alcune di queste associate ai suoi film, ma la maggior parte legate agli esordi nel mondo dello spettacolo.
Uno dei vezzi presi di mira dal Sordi cantante era quello delle voci “impostate alla nordica”, assai radicato al tempo in cui il cuore produttivo della RAI si divideva tra Torino e Milano: le consonanti doppie sono dimezzate, “emozion, apparizion” diventano “emosion, aparision”.
You Never Told Me
Nella sua lunga carriera, Alberto Sordi si è spesso cimentato nelle vesti di cantante. In molti casi si trattava di canzoni quasi surreali, con testi che rasentavano l’assurdo e persino il non sense, con un’immancabile vena comica che le rendevano uniche nel suo genere.
Quando nel 1966 girò il film “Fumo di Londra” per la colonna sonora si rivolse al fidato Piero Piccioni, autore delle musiche di molti suoi film ma per il testo prese carta e penna e lo scrisse da se. Prevista in due versioni, nel testo inglese come autore compare anche Robert Mellin e la canzone è intitolata “You Never Told Me“. Questa è anche la versione ufficiale del film. In italiano si intitola “Breve Amore” e il testo è firmato dal solo Sordi.
In una scena del film la canzone è cantata da Elizabeth, la giovane nipote della Duchessa ma la voce è quella di Lydia Mc Donald, cantante italo scozzese e fedele collaboratrice di Piero Piccioni. Il disco ufficiale con la versione inglese fu inciso da Julie Rogers, cantante britannica molto sottovalutata in Italia, ricordata per aver interpretato la canzone “The Wedding“, cover inglese de “La Novia” di Antonio Prieto che, nella versione di Julie, vendette milioni di copie soprattutto nei paesi anglosassoni. Dotata di un bellissima voce rese questo brano indimenticabile, sicuramente una delle colonne sonore più amate dalle generazioni degli attuali sessantenni (e non solo).
Breve Amore
Sordi ha da poco finito di girare il film “Fumo di Londra”, è all’apice della sua infinita popolarità e lo stesso può dirsi di Mina. I due sono un duo esplosivo per simpatia e bravura. E’ naturale che Albertone affidi alla Tigre di Cremona il lancio della versione italiana della colonna sonora del suo film. “Breve Amore” cantate da Mina risuonano ancora nelle orecchie di tanti, come me, che all’epoca bambini, già amavano perdersi dietro le note delle canzoni. Indimenticabile, sul finire della canzone, l’entrata di Alberto Sordi in bombetta ed ombrello che accompagna Mina nelle ultime strofe della canzone. Suoni e immagini che non si potranno mai cancellare dalla nostra memoria collettiva. Va detto che, questa canzone, diventata così popolare nel tempo, non ebbe all’epoca un successo di vendite e risultò essere il 48° disco più venduto nel 1966. Molti gli preferirono il lato B del disco intitolato “Ta-Ra-Ta-Ta (Tarattattattattà-Tararatta-Ta)“.
Esiste una pregevolissima cover di “Breve Amore” interpretata da Mia Martini. La cantante la interpretò durante lo show televisivo “L’Orchestra racconta”. Il brano, purtroppo, non fu inciso dalla cantante calabrese. Comparirà in un CD postumo del 2010 intitolato “Domani” che raccoglie una serie di partecipazioni della compianta Mia Martini a trasmissioni televisive.
La canzone fu incisa anche dallo stesso Alberto Sordi e compare in numerose raccolte dedicate a lui.
Per finire va ricordato che il sample di “You Never Told Me” compare nel pezzo “A Short Love Story” ed è frutto della collaborazione fra i produttori Somewhere Anywhere e il cantante Anglo-Ucraino Claude Eman, pubblicato nel 2016.
Te c’hanno mai mannato a quer paese
Canzone portata al successo da Alberto Sordi: è divenuta negli anni uno dei motivi più ricorrenti per il modo scanzonato di interpretare i rapporti tra le persone ai nostri giorni. Il romanesco, specie se usato con le giuste parole, riesce sempre a rafforzare certi argomenti ma sa anche essere un modo disincantato e piacevole per affrontare situazioni e persone che tendono a complicare la vita. Quando poi c’è Alberto Sordi…. il risultato non ha paragoni.
Ma ‘ndo Hawaii
La colonna sonora dei Polvere di stelle è stata composta da brani d’epoca ma anche da opere originali composte e scritte da Piero Piccioni e da Alberto Sordi. Tra le più famose ci sono Polvere di Stelle, Sentimentale e Addio sogni di gloria anche se su tutte spicca Ma ‘ndo Hawaii, scritta proprio da Sordi, che è anche la canzone più iconica del film. La pellicola riscosse un buon successo e Monica Vitti vinse anche il David di Donatello come miglior attrice protagonista dell’anno.
Alessandro Carugini
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