Locarno Festival 2019: il cinema che abbatte le minoranze

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Di Redazione Metropolitan

La città di Locarno veste maculato per la 72ª edizione del Festival del cinema

Si respira aria di cinema nella cittadina lagunare, che per 10 giorni sarà lo scenario della 72ª edizione del Festival del cinema di Locarno. La rassegna, che si svolgerà dal 7 al 17 agosto 2019, è un’importante vetrina nel mondo cinematografico e ogni anno accoglie rappresentanti di importanti case di distribuzione, produttori e sceneggiatori.

Grafica del festival
Grafica del festival- Photo Credit: dal web

ANTICIPAZIONI DEL FESTIVAL

Gli undici giorni del Festival si apriranno con l’opera prima di Ginevra ElkannMagari – pellicola prodotta da una collaborazione Wildside e Rai Cinema – e termineranno il 17 agosto con Tabi no Owari Sekai no Hajimari (“旅のおわり世界のはじまり”, “Fino alla fine del mondo”, 2019), del regista amato dalla critica Kiyoshi Kurosawa. Alla proiezione insieme ai due interpreti del film, Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio, anche la regista.

Tantissime novità per questa 72ª edizione, a cominciare dalla nuova dinamica e audace direttrice artistica Lili Hinstin, alle prese con il debutto della nuova direzione della manifestazione. Queste le sue dichiarazioni, al momento del passaggio di testimone:

 “Sono molto felice di assumere la Direzione artistica del Locarno Festival. È un onore perché il Festival nel corso degli anni è diventato un luogo fondamentale della cinefilia mondiale. Impiegherò tutta la mia esperienza e la mia passione per portare avanti quest’opera di libertà e di scoperta”.

Lili Hinstin- direttrice artistica del Locarno festival
Lili Hinstin- direttrice artistica del Locarno festival. Photo Credti: dal web

Scoperta, sì, ma anche “ri-scoperta”, perché l’edizione 2019 renderà omaggio ad un grande nome del cinema indipendente svizzero e internazionale: Fredi M. Murer, con la restaurazione di alcuni dei suoi film più famosi. Regista, sceneggiatore, fotografo e disegnatore svizzero, Fredi M. Murer sarà ospite il 15 agosto 2019 in Piazza Grande per la consegna del più importante riconoscimento della rassegna, il Pardo d’oro alla carriera,divenuto ormai ilsimbolo del festival e consegnato, negli anni, ad importanti autori del cinema italiano e internazionale: Claudia Cardinale, Francesco Rosi, Sergio Castellito, Jane Birkin e tanti altri.

RETROSPETTIVA BLACK LIGHT AL LOCARNO FESTIVAL

Locandina del film di Spike Lee– Photo Credit: dal web

Nell’attesa del programma, che dovrebbe uscire a giorni nel sito ufficiale, il Locarno festival ha annunciato il nuovo progetto Retrospettiva Black Light curata da Greg de Cuir Jr. La retrospettiva presenterò al GranRex un’inedita panoramica del cinema nero del 20esimo secolo, dedicando il Prefestival – martedì 6 agosto- alla proiezione del film restaurato di Spike Lee, Do the right thing (1989). Protagoniste di questo progetto pellicole originali e coraggiose che hanno segnato il panorama politico e sociale degli anni ’70, focalizzando l’attenzione sulla valorizzazione delle minoranze con l’obiettivo di abbattere le divergenze sociali. Ma l’intento della rassegna è anche molto più radicale: evitare la ghettizzazione cinematografica che si instaura tra cinema black e cinema occidentale.

LA PAROLA AL CURATORE

Greg de Cuir Jr., curatore della Retrospettiva Black Light:

Black Light traccia un panorama storico del cinema nero internazionale e mette in dialogo registi di diversa provenienza che hanno realizzato opere chiave sulle culture e sui popoli di origine africana, i quali hanno identità ed esperienze molto diverse ma sono legati da profonde connessioni. Il tema d’interesse di questo lavoro è che cosa è successo ai figli d’Africa dopo essere stati allontanati dalle loro terre e costretti a sopravvivere in vari contesti attraverso i secoli; come si è riflesso questo passaggio e come è stato visualizzato dalle culture dell’immagine in movimento. […]”

La risposta di Lili Hinstin, Direttrice artistica:

Ho proposto a Greg de Cuir, il cui lavoro di programmatore curatore e autore sul cinema nero americano mi aveva molto colpito, questo progetto di Retrospettiva che inizialmente avevo intitolato Being Black con l’intento di andare oltre il movimento #MeToo ed esplorare la rappresentazione della minoranza attraverso la questione nera. All’interno di un movimento dialettico vivace ed emozionante, Greg ha trasformato la domanda che gli avevo posto in origine e l’ha elevata a una questione estetica di portata universale. Sono molto orgogliosa di presentare questo lavoro innovativo per la mia prima edizione e di condividere con il pubblico del Festival questi film il cui corpus ripensa la storia del cinema.”

LAROTONDA È LIVE

Ad animare i giorni precedenti la manifestazione ci penserà la LaRotonda 2019, con l’esibizione di numerosi artisti del panorama musicale italiano e non solo. Per 18 giorni consecutivi, dal 31 luglio al 17 agosto, al villaggio del Festival la notte è sempre giovane, giovane come gli artisti che si esibiranno sul palco: Sud Sound System & Bag a Riddim Band e Canova e tanti altri, più una sezione dedicata allo Speciale Woodstock, omaggio ai 50 anni del famoso festival svoltosi a Bethel nel 1969.

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