Per la rubrica “Cronache del mistero” oggi raccontiamo la storia di un luogo, chiamato “Long Trail” il lungo sentiero. Un’area avvolta in un mistero che da decenni si tinge di paura. 422 chilometri che si snodano lenti attraversando laghi e ruscelli, cascate e fitte zone di alti frassini, aceri e faggi, offrono uno spettacolo emozionante in ogni stagione in una continua esplosione di colori. Eppure un agghiacciante mistero avvolge quei 422 chilometri. Tra il 1945 e il 1950 infatti ben 7 persone sono letteralmente svanite nel nulla.
Tra loro, alcune giovani donne, un bambino e un anziano uomo. Alcuni di loro percorrevano il “Long Trail” soltanto per passeggiare, altri facevano camping, altri erano solo di passaggio. Niente accomunava i 7 malcapitati se non lo stesso tragico destino. Spariti nel nulla senza che di loro fosse mai stata ritrovata alcuna traccia, niente. Non un effetto personale, non un indizio utile, ne corpi, ne resti. Nei pressi del “Long Trail” però sorge una cittadina di poche anime, “Bennington” e tra gli abitanti una diceria dal 1 dicembre 1946 non ha mai smesso di circolare, quella di un serial Killer che abita nei boschi”.
“Long Trail” e la storia di Paula Welden
“The Mad Murderer”, pazzo assassino, così è chiamato. Eppure di questo uomo nessuno sa nulla e nessuno ha mai davvero visto il suo volto. Solo dicerie, niente altro. Nella cittadina nessuno dimentica quel primo dicembre perchè è proprio in quel giorno che scomparve una giovane ragazza. Il suo nome è Paula Welden. L’ allora ventiduenne studiava al Bennington College. Suo padre era un noto e facoltoso imprenditore, e Paula sembrava soffrire di gelosia per le attenzioni che il padre le sembrava riservasse alle sue sorelle minori.
Ne soffriva talmente tanto ed era così sicura di non essere amata dalla sua famiglia che quell’anno per la festa del Ringraziamento decise di non tornare a casa e restare al Collage. Pur non avendo problemi economici Paula contribuiva alla spese lavorando alla mensa del college come cameriera. Finito il turno di lavoro il pomeriggio del 1 dicembre 1946 Paula si diresse nell’alloggio, una stanza che divideva con la sua compagna Elisabeth. Mentre la sua compagna studiava Paula si cambiò in tutta fretta, indossò il suo cappotto rosso ed uscì informando Elisabeth che sarebbe andata a fare una passeggiata sul “Long Trail“. Paula era un appassionata botanica e spesso faceva passeggiate-studio.
La scomparsa di Paula
La sera di quel 1 dicembre il clima era particolarmente rigido e ben presto cominciò a nevicare con grande intensità. Paula non rientrò a dormire e la mattina dopo non si presentò al turno di lavoro in mensa. Fu a quel punto che Elisabeth informò il rettore. L’uomo indaffarato non diede troppo peso alla cosa e solo nel pomeriggio si prese la briga di chiamare casa Welden per accertarsi che Paula non fosse li. Paula non era a casa e la paura cominciò a farsi strada. Informato lo sceriffo della zona, cominciarono le prime ricerche.
Nella stanza della ragazza tutto sembrava a proprio posto, vestiti , effetti personali, persino i soldi erano li, riposti nel cassetto della sua scrivania. Elisabeth, la compagna di stanza di Paula rivelò quanto le disse la sua amica prima di uscire, cioè che avrebbe fatto una passeggiata al “Long Trail“. Squadre di volontari perlustrarono un tratto di quei 422 chilometri ma di Paula nessuna traccia. Il padre di Paula partecipò alle ricerche nella speranza di ritrovare sua figlia, che amava tanto quanto le altre. Alcuni testimoni dissero di aver visto una ragazza salire su un furgone guidato da un uomo. Le indagini portarono a ritracciare quel furgone ma di Paula non vi era traccia. Da quel 1 dicembre 1946 di Paula Welden nessuno ha più avuto notizie.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina ( “Long Trail”) photo credit: downthetrail.com