Loredana Bertè, un’anima rinata dalla musica

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Di Redazione Metropolitan

Loredana Bertè, nasce il 20 settembre 1950. Dopo aver esordito come attrice e ballerina, si renderà conto che la sua strada sarà quella del canto, della musica. Infatti tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 riscuite un enorme successo, con i brani Sei bellissimaDedicatoE la luna bussò e Non sono una signora.

La cantante tuttavia è nota per le molte vicissitudini e i dissapori che hanno segnato la sua vita. Dalla sua infanzia difficile alla prematura scomparsa della sua inseparabile sorella Mia Martini. Attraverso il canto la Bertè riesce a sfogare la sua rabbia che rende il suo animo sempre tormentato. Anche se oltre quella sua maschera, quella sua corazza si nasconde un animo sensibile ed emotivo.

Loredana Bertè, ciò che non uccide fortifica

Mia madre si è sposata a 15 anni ed era una bambina, non è stata una madre, c’ha lasciate me e Mimì in mezzo ad una strada. Io e lei abbiamo comprato una casa con i soldi che avevamo cominciato a guadagnare e l’abbiamo intestata a lei. Mia madre l’ha venduta senza dirci niente e l’ho scoperto quando ho cercato di tornare a casa mia dopo un anno negli Stati Uniti. Sono andata al suo funerale solo per vederla sotterrare”.

Loredana si identifica nella sua musica che continua ad arrivare anche alle nuove generazioni grazie a tutti i mass media, restando sempre attuale. E’ una donna che ha vissuto il disagio, e lo ha tgrasformato nella sua forza, il suo carattere si è formato proprio attraverso i limiti, i timori e i dolori, che sono diventati dei punti di forza da cui emergere; per la serie “ciò che non uccide fortifica” e Loredana ha fatto tesoro di questo.

Le pietre miliari della Bertè

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Loredana Bertè diviene per tutti la Loredana che conosciamo nel 1975 dopo il singolo “Sei Bellissima“. Tuttavia Il brano più innovativo del periodo è stato Bella senz’anima di Riccardo Cocciante. Probabilmente il mix che diede vita a quello straordinario successo furono il testo crudo, la musica in crescendo priva di ritornello e l’interpretazione rabbiosa fuori dagli schemi. Non era insomma l classica canzone dallo schema semplice e squadrato che si usa banalmente.

Un anno dopo, Claudio Daiano e Peter Felisatti decidono di riproporre quel mix vincente, quella musica così diversa e particolare in una versione al femminile. Ed è così che compongono Sei bellissima, una canzone destinata a diventare nel tempo una pietra miliare del pop italiano. E’ fu proprio questo brano a lanciare Loredana Bertè come stella di prima grandezza.

Oltre la musica, tra cinema e doppiaggio

Loredana Bertè oltre che nel mondo della musica lavorò anche nel mondo del cinema come attrice. Tra il 1970 il 1976, a quattro produzioni cinematografiche: “Quelli Belli…Siamo Noi” di Giorgio Marluzzo, “Il Padrone e L’Operaio” di Steno, “Movie Rush-La febbre del cinema” diretto da Ottavio Fabbri ed infine “Attenti al Buffone” di Alberto Bevilacqua. In Attenti al Buffone, Loredana recita insieme a Mariangela Melato e Nino Manfredi,

Loredana si è anche cimentata come doppiatrice sul grande schermo per “La Famiglia Addams“. In particolare ha prestato la sua voce alla nonna rock. Un personaggio ribelle, rivoluzionario che era a capo di una rock band. Queste le sue dichiarazioni sulla sua esperienza cinematorgafica e di doppiaggio: E’stata un’esperienza trascendentale che mi ha fatto bene perché mi ha tolta dal mio mondo. E sto pensando che forse, ho trovato un nuovo lavoro, perché il doppiaggio mi piace tantissimo

Ilaria Cipolletta

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