L’ossessione antifascista: tolto da un aereo di Stato il nome di Italo Balbo

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Di Redazione Metropolitan

Il ministero della Difesa ha tolto dalla carlinga di un Airbus della flotta di Stato il nome di Italo Balbo. La decisione è arrivata dopo le proteste di Nicola Fratoianni, membro della Sinistra Italiana. Immediate le repliche del centrodestra, Giorgia Meloni ha definito l’episodio un tentativo oscurantista di cancellare la nostra cultura.

Proibito ricordare Italo Balbo, il Maresciallo dell’Aria

Era un autentico rivoluzionario, il solo che avrebbe potuto uccidermi, queste le parole di Benito Mussolini in occasione dei funerali di Italo Balbo. Un’affermazione che fa emergere il coraggio di un personaggio che ha fatto la Storia. Egli era conosciuto a livello mondiale. Fu un interventista alpino nella Prima guerra mondiale, si mise a fianco di Gabriele d’Annunzio nella reggenza del Carnaro, fu quadrunviro nella Marcia su Roma e poi Maresciallo dell’Aria. Ha ricoperto un ruolo non indifferente nell’Areonautica militare italiana, di cui è stato un onorevole rappresentante.

Alla luce dell’influsso che ha avuto sul nostro Paese, è senz’altro ridicolo cancellare il suo nome dagli Airbus di Stato. Più che una decisione di buon senso, questo avvenimento sembra confermare le ossessioni antifasciste di una parte della politica italiana. In passato si erano già verificati episodi del genere, per esempio quando non si volle intitolare una via alla madre del milite ignoto, perché il Movimento Cinque Stelle aveva posto sulla donna l’etichetta di fascista.

Voler eliminare luoghi, statue e iscrizioni onorarie che celebrano personaggi che hanno avuto legami con la corrente fascista, non è un modo per condannare ciò che ha rappresentato la corrente politica di Mussolini. È invece una cancellazione dalla memoria del nostro Paese di quali sono gli avvenimenti del passato grazie a cui si è arrivati al momento attuale. Peraltro, per quietare un po’ gli animi di quanti percepiscono ancora un “pericolo nero”, è bene ricordare che Italo Balbo, nella gerarchia fascista, fu il solo uomo che contrastò i procedimenti antisemiti con tenacia e coraggio. Riuscì infatti a ottenere qualche emendamento nelle misure persecutorie.

Michela Foglia
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