Rifiuti a Roma: sanzioni per comportamenti illeciiti grazie alle “fototrappole”

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Di Maria Paola Pizzonia

Ecoreati e sanzioni sui rifiuti nel 2019, grazie all’utilizzo delle fototrappole: multati “zozzoni”, pendolari e svuotacantine.

Roma, 28 febbraio 2020 – La lotta agli eco-reati e ai comportamenti illeciti in materia di rifiuti ha fatto un vero e proprio salto di qualità. La novità è di quest’anno, grazie ad un nuovi sistema: le cosiddette fototrappole, sotto la gestione dalla Polizia Locale di Roma Capitale.

Cosa sono le fototrappole:

Si tratta di sofisticati sistemi di video-sorveglianza (funzionanti anche a infrarossi) utilizzati nella lotta contro i rifiuti a Roma. Questi macchinari, che scattano un numero molto alto di immagini, sono si trovano nelle principali arterie di Roma e in alcuni punti “caldi” della città. L’idea è quella di riuscire a “mappare” visivamente la città così da scovare i responsabili di tali reati.

Gli “svuotacantine” e il “pendolarismo” dei rifiuti:

Grazie all’analisi delle immagini è stato possibile identificare alcuni soggetti che, sistematicamente, gettavano rifiuti in modo errato. Tra questi ci sono gli “svuota-cantine”, che hanno buttato diversi tipi di materiali nei cassonetti domestici o in aree verdi, e i cosiddetti “pendolari dei rifiuti”. Con questo termine si indicano persone residenti nei Comuni limitrofi al territorio di Roma Capitale, dove è attivo il sistema di raccolta differenziata porta a porta, che buttano la propria spazzatura nei cassonetti stradali di Roma. Solo nel 2019 sono stati 1.058 i casi di “pendolarismo” sanzionati anche grazie all’uso delle fototrappole

Un miglioramento nella lotta ai rifiuti:

Con questa tecnologia, nell’ultimo anno, il Nucleo ambiente e decoro (Nad) della Polizia Locale è riuscito ad elevare circa 2.400 sanzionati, che corrispondono a circa 300 mila euro.

In totale, grazie alle circa 50 fototrappole utilizzate da maggio a dicembre 2019, sono state indagate 45 persone per diversi tipi di reati ambientali ed ammontano a 85 gli automezzi sequestrati ai fini della confisca.

Sui rifiuti e gli eco-reati, la parola alla Raggi:

La sindaca Virginia Raggi si è dichiarata molto soddisfatta dei risultati portati avanti da questo strumento d’indagine. Inoltre, la sindaca spiega che l’utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate è fondamentale per identificare e perseguire le organizzazioni che inquinano la città di Roma. Ha poi deciso di ringraziare gli agenti del Nad per il lavoro di analisi. Infine, la sindaca ha ricordato l’attenzione dell’Amministrazione verso la repressione degli eco-reati, dimostrata proprio dall’aver istituito un gruppo specifico che si occupa di questa materia.

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