Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo alla scoperta di una donna straordinaria e rivoluzionaria. Parleremo di intelligenza, di filosofia e di psicoanalisi. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Lou Von Salomè
“Chiunque l’avvicinasse riceveva un’impressione fortissima dell’autenticità e dell’armonia della sua natura e poteva asserire, non senza stupore, che tutte le debolezze femminili, e forse la maggior parte delle debolezze umane, le erano estranee o erano da lei state superate nel corso dell’esistenza”
Così Sigmund Freud parlava di Lou Von Salomè. È un ritratto che non deve stupire se si pensa alla carica rivoluzionaria che da sempre ha accompagnato la figura di questa donna straordinaria sin dalla nascita. La Von Salomè è infatti nata lo stesso giorno dell’abolizione delle servitù della gleba in Russia. Poi sin da piccola ha manifestato una sete di cultura e di conoscenza che è continuata per tutta la vita. Scrisse di lei infatti il marito Friedrich Carl Andreas che “fu un Faust in gonnella, poco interessata a gingillarsi con parole vuote. Quello che voleva era scoprire la forza nascosta che regge il mondo e ne guida la corsa: conoscerla, farla propria, amarla.”. Il tutto in una vita in continuo movimento che la porto a tessere eccezzionali relazioni con uomini di cui cambiò e segnò per sempre l’esistenza
Loù Von Salomè, la donna che stregò Friedrich Nietzsche
“Soltanto dopo averla frequentata, sono stato maturo per il mio Zarathustra”
Sono parole di Friedrich Nietzsche che bastano da solo a spiegare l’importanza dell’incontro con Lou Von Salomè per il grande filosofo. L’allora 21enne von Salomè conobbe Nietzsche grazie al comune amico e filosofo Paul Rée che per primo la incontrò a Roma. I tre formarono per alcuni mesi, convivendo insieme, una sorta di comune filosofica e letteraria che si sciolse solo quando entrambi chiesero la mano della Von Salomè ottenendone un rifiuto. Una delusione che sfociò per Nietzsche in un periodo depressivo e che ispirò la sua opera più famosa, “Così parlo Zarathustra”. Dal punto di vista della Von Salomè ne emerse comunque un’ammirazione profonda per il famoso filosofo tanto da dedicargli quella che forse è la sua biografia più completa intitolata “ Nietzsche. Una biografia intellettuale”.
Lou Von Salomè e l’erotismo
Al tempo stesso la Salomè non si concesse nemmeno a suo marito Frederich Carl Andreas portando avanti una difesa ossessiva del suo corpo e della sua sessualità. L’erotismo divenne poi una componente fondamentale, come lei stessa spiegherà nei suoi saggi e nei suoi articoli psicoanalitici, che influenzò la psiche umana determinando diversi comportamenti. Basti pensare ad una sua opera che ai suoi tempi divenne un vero best seller come “Erotica”che poi confluirà nei suoi saggi intitolati “La materia erotica” . La Salomè si concesse nonostante le diverse relazioni maschili per la prima volta, perchè pur sposata il suo accordo con il marito era per un matrimonio aperto e bianco, con il famoso poeta tedesco Rainer Maria Rilke.
Questi fu probabilmente il suo vero amore che, nostante la grande differenza di età, scrisse di lei come “un amico come lo sono gli uomini. Una donna, sotto il mio sguardo. E ancora più spesso una bambina. Fosti la più grande tenerezza che ho potuto incontrare. L’elemento più duro contro il quale ho lottato. Fosti il sublime che mi ha benedetto. E diventasti l’abisso che mi ha inghiottito”.
La predisposizione alla psicanalisi
Ben prima che nel 1911 arrivasse Sigmund Freud ad indirizzarla la Von Salomè manifesto in diversi saggi la sua attitudine alla psicoanalisi. Stiamo parlando ad esempio di “Riflessioni sull’amore” dove scrisse che “ogni amore è sempre, nella sua profonda essenza, una tragedia” dopo aver sostenuto che amare e creare hanno la stessa radice. Si può dire infatti che la von Salomè fu una pioniera della psicoanalisi che perfezionò grazie agli studi effettuati con Freud cominciati in principio come autodidatta e poi proseguiti con il grande psicologo. Il rapporto tra i due fu molto intenso tanto che la von Salomè visse per un periodo dai Freud dopo che le venne affidata la cura dal grande piscologo della figlia Anna. In seguito la von Salomè esercitò il mestiere di psicoterapeuta fino alla morte.
Stefano Delle Cave
Seguici su Google news