Forse, adesso, su Luca Marini è calata una coltre di pressione in più. Il podio di Assen messo a referto da Marco Bezzecchi, suo compagno di squadra nel team Mooney VR46, impone al fratellastro di Valentino Rossi un piccolo, ma consistente, cambio di rotta. Nell’anno zero della sua MotoGP, infatti, il ragazzo di Tavullia non può più accontentarsi di piazzamenti onorevoli, ma dovrà rispondere in modo autoritario al grandissimo risultato del collega di box.
Le parole di Luca Marini
“Mi do un 7 per questa prima parte di stagione, perché a inizio anno abbiamo faticato un po’, non è stato facile. Non so se è stata colpa mia o meno ma le prime gare sono state davvero difficili. Non ero mai soddisfatto e non capivo perché perdessi così tanto tempo. Ma dopo c’è stato un grande miglioramento con buoni risultati, buona velocità e buon ritmo in ogni situazione. Sarà una battaglia difficile, ma voglio essere presente in ogni gara e in ogni situazione e cercare di fare del mio meglio ogni fine settimana. Poi vedremo in quali gare posso lottare per il podio o meno. Penso che la MotoGP sia cambiata molto rispetto al passato o addirittura rispetto a tre o quattro anni fa. Ora ogni pilota ha una moto ufficiale p qualcosa di molto simile. Non ci sono più differenze e questo permette ai piloti di ottenere grandi risultati anche in un team cliente. Questo è fantastico per noi e ottimo per il nostro sport – ha concluso Luca Marini nelle parole riportate da corsedimoto.com -, ma rende tutto più difficile“.
(Credit foto – Motorfreaks)
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