Lucio Dalla e quell’amore forte, segreto e silenzioso per Marco Alemanno

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Di Redazione Metropolitan

Marco Alemanno ha avuto un ruolo sicuramente fondamentale nella vita di Lucio Dalla. Attore, cantante e fotografo: nel corso della sua vita ha vissuto tante vite e coltivato tante passioni. Di certo, però, di lui si è parlato anche per la presunta storia d’amore con il grande Lucio Dalla. Eppure questa versione è stata smentita in più occasioni. Uno di questi è uno dei più grandi amici dell’artista bolognese, ovvero Ron. Intervistato tempo fa da Verissimo, Rosalino Cellamare smentì che Marco Alemanno fosse stato il compagno di Lucio Dalla: «Era il suo segretario ed il suo produttore, io non so perché abbia tirato fuori questa storia: non si può andare a toccare una sfera così privata alla morte di una persona, in primis perché non era vero e poi perché così è stato tolto un pezzo di dignità a Lucio».

Quando si parla della vita privata di Lucio Dalla tornano alla mente le dichiarazioni del cugino, Simone Baroncini, che ha sempre smentito la presunta omosessualità dell’artista e quindi la relazione con Marco Alemanno. Tuttavia nelle sue uscite mediatiche, Simone Baroncini non si è mai soffermato più di tanto su questi aspetti, quanto sulle doti artistiche di Dalla. Non potrebbe essere diversamente visto che Lucio Dalla resta “un genio della musica del nostro secolo”. E’ del tutto evidente che il cantante bolognese sia tuttora un’icona della nostra musica italiana, un talento sopraffino che – come tanti altri – ha però dovuto fare i conti coi rumors del gossip circa il suo orientamento sessuali. “Siamo andati spesso in vacanza insieme e abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto per mesi”, aveva raccontato il cugino Simone in un’intervista rilasciata dopo la sua morte, facendo capire di essere molto vicino a Lucio Dalla e di conoscerlo perfettamente.

La presunta omosessualità di Lucio Dalla non è mai stata presa in considerazione dalla famiglia dell’artista felsineo. Lo stesso Simone Baroncini, cugino di primo grado, ha più volte ribadito il reale orientamento sessuale del cantante: “L’ho visto spesso con delle donne, mentre pur essendo stato in vacanza con Lucio e Marco a Tremiti non ho mai notato più di un profondo affetti fraterno, anzi paterno da parte di mio cugino nei confronti dell’amico e collega”, aveva precisato. Sulle stesse voci si era espresso anche Paolo Pagani, uno dei grandi amici di Lucio Dalla. Nei giorni successi alla scomparsa del cantante bolognese, lo storico amico si era così spiegato le allusioni mediatiche sull’orientamento sessuale di Dalla: “Lucio omosessuale? Forse si pensa questo perché nella sua vita ha convissuto spesso con degli uomini“.

Come si ricorda, nel marzo 2012 ai funerali solenni di Lucio Dalla colpì molto l’immaginazione popolare proprio il viso rigato dalle lacrime e dal dolore di Marco Alemanno, che lesse a beneficio dei presenti parole commoventi: tuttavia da sempre la famiglia dell’artista felsineo ha cercato in più occasioni di mettere a tacere la questione per ovvi motivi, oltre che per via della forte differenza d’età tra i due uomini. Eppure sono in molti a sostenere che Marco Alemanno sia stato ufficialmente e per molto tempo il fidanzato di Lucio Dalla, vivendo nel suo appartamento di Via d’Azeglio di Bologna, il luogo che dopo la morte del cantante è diventato pietra della discordia. Infatti la querelle nata in merito all’eredità di Dalla ha fatto sì che in seguito Alemanno abbandonasse quella casa che i bene informati dicono abbia ospitato i due per quasi un decennio; molto schivo e a quanto pare poco avvezzo alle polemiche, Alemanno è tornato raramente sulla vicenda ma quando l’ha fatto ha ammesso di non essere mai stato interessato né ai soldi né al patrimonio di Dalla. “Questo è il motivo per cui non ho lottato per la sua eredità, in fondo niente mi avrebbe ridato Lucio…”. A onor di cronaca, il testamento e dunque le ultime volontà di Dalla non sono mai state trovate, cosa che nella disputa ha agevolato i suoi diretti eredi, da tempo ai ferri corti con Alemanno.

Nonostante gli ultimi anni della vita di Lucio Dalla abbiano visto in Marco Alemanno una presenza costante, dopo la sua morte sono state diverse le smentite della loro relazione e se da punto di vista dei familiari dell’artista la posizione è comprensibile, ha destato invece negli ultimi tempi maggiore sorpresa il fatto che a negare che tra i due vi fosse un legame affettivo sia stato nientemeno che Ron, nome d’arte di Rosalino Cellamare. Anche se aveva espresso questa posizione già in precedenza, l’artista ha ribadito nel corso di alcune interviste che Alemanno non è mai stato il compagno di Dalla e che per lui è stato nel corso degli ultimi anni solamente un segretario: parole che poi Ron ha ripetuto pure nel salotto di “Verissimo” di Silvia Toffanin, esprimendo dubbi a riguardo. “Lui era una figura molto importante perché gli risolveva dei problemi enormi, era non solo il suo segretario ma anche il suo produttore” ha ammesso Ron, pur dicendosi sorpreso del fatto che dopo i funerali Alemanno abbia tirato fuori tale questione. È anche questo uno dei motivi, ovvero forse l’intempestività dell’uscita di Marco, che quest’ultimo è stato ostracizzato dalla famiglia e di fatto escluso da tutte le iniziative che vengono organizzate in ricordo del cantautore bolognese.