Il lusso è sempre in viaggio, ed in questo suo continuo muoversi da un Paese all’altro muta la sua scenografia. Nascono così le collezioni di valigeria che accompagnano il consumer del luxury in un’esperienza di suggestioni internazionali, derivanti dalla moltitudine di luoghi che si visitano. Ancor prima del consumatore, vi sono le collezioni che da più di vent’anni vengono presentate in luoghi lontani dalle proprie maison, guidando il pubblico in un viaggio estetico che va dall’abito alla cornice paesaggistica.
Lusso in viaggio: i brand guidano il pubblico lontano
Il viaggio del lusso non si interrompe e continua a percorrere Paesi vicini e lontani, allargando le mura delle maison. Questo è dovuto ad un pubblico internazionale ed a un progetto creativo che vede la collezione nascere in ‘’casa’’ per poi mostrarsi outdoor. Questo movimento multiculturale dell’abito è da rintracciare nella storia moderna, dai primi degli anni ‘90 fino ai giorni correnti, con una riscoperta del contesto socio-culturale nel quale spazia il costume. Nasce così un viaggio estetico in un secondo viaggio di tipo storico, dove i brand sono le guide e le collezioni rappresentano la fotografia di quel luogo e di quel tempo.
Gli storyteller della contemporaneità
Le collezioni di Gucci, Fendi e Valentino sono gli storyteller del contemporaneo, con le loro presentazioni tra Londra e New York, dove vivono, per il tempo dello show, in musei e gallerie artistiche. Come per Gucci che presenterà la prossima collezione, dedicata ai consumer più fedeli, negli spazi della Tate Modern di Londra, ma ancor prima del brand italiano, qualche giorno fa Dior ha sfilato a New York. A tal riguardo il direttore creativo di Gucci dice:
‘’viaggiare è parte della storia di Gucci. Dal viaggio personale del fondatore a quello collettivo del brand, Gucci non smette di visitare luoghi inediti, portando con se il suo messaggio di apertura a tutto quello che è nuovo. La prossima collezione è il quarto capitolo del mio viaggio nel brand’’
ribadendo il suo concetto di crescita che coincide con quello di viaggio. In fondo viaggiare è il principio per uno storytelling autentico, capace di avvicinare a se quanto più pubblico possibile.
Il rapporto viaggio-abito
In un tempo in cui viaggiare non vuol dire solo spostarsi da un luogo ad un altro, ma conoscere e percorrere quel luogo, le collezioni fanno da interpreti di quei costumi rielaborati secondo i propri codici estetici. A volte una collezione è uno spazio che trova vita in uno più grande. Una scenografia di abiti e tessuti che trasportano l’occhio dello spettatore in una dimensione costruita sull’esperienza del brand. E se un abito è capace di spiegare non solo se stesso ma anche il luogo dove agisce, allora è lui l’autore di quel personaggio noto come il viaggiatore del tempo.
Luca Cioffi
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