Madre Teresa di Calcutta è stata una delle figure più emblematiche della storia, che ha trascorso la vita nella sua missione di carità dei più bisognosi.
La storia di Madre Teresa di Calcutta
Il 26 agosto 1910 è nata Anjeze Gonxhe Bojaxhiu, altrimenti conosciuta come Madre Teresa di Calcutta. Nel 1999 il pontefice Giovanni Paolo II ha dato avvio al processo di beatificazione di Madre Teresa, che si è concluso ufficialmente nel 2003. Nel 2016 si è invece concluso il processo di canonizzazione con Papa Bergoglio. La sua beatificazione è stata il frutto di una vita intera passata alla cura degli ammalati e indigenti. La vita di Madre Teresa di Calcutta prende una direzione inaspettata all’età di 19 anni, quando viene a contatto con l’India, dove si occupa degli ammalati per pura carità cristiana. In seguito si reca a Calcutta, e dopo aver preso i voti comincia a lavorare in un collegio cattolico. Ma è soltanto quando abbandona il collegio, che prende consapevolezza della povertà che attanaglia il paese.
Nel frattempo è diventata suora, ma a causa di alcuni scontri politico-sociali è costretta ad abbandonare definitivamente il collegio. Nel 1948 Madre Teresa chiede l’autorizzazione al Vaticano per potere vivere da sola nella periferia di Calcutta. Qui inizia a prendersi cura dei bambini più indigenti. Nel frattempo intorno alla sua azione caritatevole si raduna una cerchia di volontari che procura cibo e soccorso. Nel 1950 Madre Teresa fonda la congregazione delle “Missionarie dell Carità”. Il loro obiettivo è quello di impegnarsi nella loro azione caritatevole nei confronti di poveri ed emarginati. Madre Teresa viene ricordata proprio per la cura che ha dedicato in modo particolare ai malati di lebbra, emarginati dal resto della società per timore del contagio. Nel 1965 il pontefice Paolo VI ha permesso alle Missionarie di prestare carità anche al di fuori dell’India, come in Venezuela, Africa, America e Asia.
Sonia Faseli
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