Maiani Accademia Moda sfila ad Altaroma la nuova moda transgender

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Di Redazione Metropolitan

Adriano Franchi, Direttore Generale di Altaroma, sottolinea l’importanza della presenza di diversi designer green, oltre una nuova serie di talk sulle start up, sull’economia circolare e sostenibile. A differenza di altre fashion week, Altaroma punta sull’ambiente dal lontano ed insospettabile 2008. Altaroma si definisce ormai da tempo un’ “incubatrice di nuovi talenti” che da il giusto spazio ai brand emergenti lanciandoli su una passerella con tanta visibilità pubblica. Così la Maiani Accademia Moda porta sulla passerella otto abiti di lino e tweed. Tutti ispirati alle tute dei lavoratori dei primi del ‘900, sono la nuova tendenza transgender.

 Materiali naturali dai toni black-white, con sfumature dal grigio al marrone, ravvivati dalle righe colorate dei tessuti in cotonado africani usati come stole, burqa, mantelle, intarsi di pantaloni e bluse per una nuova identità di genere tutta da scoprire sotto cappucci variopinti. Tendenze etnico sportive che portano in primo piano un tessuto prezioso, il Faso Danfani, un cotone grezzo a righe multicolor, caratterizzato da una grossa tramatura dai colori sgargianti ottenuti con pigmenti e tinture naturali, cromie vivaci dall’arancio al verde pistacchio, ai colori bruciati del deserto, lavorato a mano su telai in legno di piccole dimensioni dalle donne della Tribù Mossi della regione centrale del Burkina Faso.

Maiani Accademia moda tradizione e innovazione

Nella foto una sfilata della Maiani Accademia Moda  photo credit: leggo.it
Nella foto una sfilata della Maiani Accademia Moda photo credit: leggo.it

Una moda si pone al fianco della difesa dell’ambiente divenendo futuristica ed ecologica. Nessuno spreco, fibre biologiche e materiali eco-sostenibili, vecchi capi riciclati diventano il mezzo per crearne di nuovi. Ed ecco divise sportive dismesse, vecchi giubbotti jeans, in pelle e giacche maschili. Le lenzuola della nonna si trasformano in abiti da sposa. Le guepière e le gonne costruite da tante piccole fasce multicolor diventanoabiti in movimento. A questo si aggiungono giacche over indossate su asimmetrie sfrangiate, abbellite da accessori lavorati ad uncinetto.

Le camicie, riadattate sono la base di piccoli bustier, portati con corti calzoncini colorati. Corpetti a punta abbinati a gonne sovrapposte dagli effetti geometrici, sono ispirate alla lavorazione Kintsugi, l’antica arte giapponese che ripara le ceramiche rotte con la colatura d’oro. Vestiti floreali di epoche lontane, impreziositi da impunture circolari imbottite, acquistano un sapore fumettistico, mentre sfilano in immaginari giardini zen. Simbiosi tra mare e terra nei vecchi costumi tradizionali della città di Formia nel basso Lazio, ripensati con i colori vivaci dei tessuti di cotonado africani.

di Loretta Meloni

Immagine di copertina (Maiani Accademia Moda) photo credit: kikapress.com

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