Malèna, donne e paesaggi di Tornatore

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Di Redazione Metropolitan

Malèna, questa sera su Cine 34, non è uno dei film più riusciti di Tornatore. Rimane però quello che mette di più al centro la Sicilia e i suoi paesaggi durante la seconda guerra mondiale, le difficili dinamiche di un piccolo paese, e soprattutto le donne e le loro fragilità spesso contraddittorie.

Malèna e le altre donne

La giovane interpretata da Monica Bellucci è la donna più bella del piccolo paese immaginario di Castelcutò. Tutti, uomini adulti e bambini sono innamorati e ammirano da lontano la bellezza tutta mediterranea di Malèna la 27 enne che vive da sola, perché il marito Nino è partito al fronte. Ma la vita per una donna troppo bella per un paese così piccolo, così chiuso e impregnato di tradizioni, non è affatto facile.

Malèna: donne e paesaggi siciliani
Monica Bellucci in Malèna Photo Credits: web

Tutte le donne del paese per invidia e per gelosia odiano Malèna e lo dimostrano non solo a parole, ma anche nei fatti. In una delle scene più toccanti e più struggenti del film Malèna, che durante l’occupazione tedesca non avendo alternative si è data alla prostituzione, verrà accusata da tutte le donne del paese di collaborazionismo e verrà brutalmente maltrattata nella piazza del paese, fino ad arrivare al violento taglio dei capelli.

Le donne che Tornatore racconta non sono in grado di fare fronte comune davanti alle avversità: nessuna aiuta Malèna quando si trova sola e in difficoltà economiche, ma anzi viene accusata di adulterio e additata da tutti come una donna che ruba i mariti a tutto il paese. E gli uomini, compreso il giovane Renato Amoruso, innamoratissimo da sempre di Malèna, stanno semplicemente a guardare. Malèna viene perciò identificata, secondo stereotipo, come una ragazza ammirata da tutti solo perché bella, ma senza altre qualità.

Immagini di Malèna e del paesaggio siciliano con la colonna sonora di Ennio Morricone

Il paesaggio siciliano di Tornatore

Malèna rimane sicuramente uno dei film più curati dal punto di vista dell’immagine e della fotografia, non solo per quanto riguarda la ripresa delle forme e del corpo di Monica Bellucci durante le scene più erotiche del film, ma anche per la passione con cui il regista mostra alcuni dei luoghi più spettacolari della Sicilia. Il film è stato infatti realizzato tra Noto, Siracusa, Catania e infine a Realmonte, in particolare sulla Scala dei Turchi ad Agrigento.

Proprio quest’estate la Scala dei Turchi è stata al centro di dibattiti, in quanto chiusa al pubblico in seguito ad alcuni crolli avvenuti sulla scogliera. Ma non tutti i turisti hanno rispettato con coscienza questo provvedimento. Questo vero e proprio patrimonio naturale, a causa del numeroso afflusso di persone è ora messo in serio pericolo, e come sempre per poterlo conservare è necessario l’impegno di tutti.

Malèna: i paesaggi della Sicilia di Tornatore
Città siciliana in Malèna- Photo Credits:web

Tornatore è riuscito però ancora una volta a mischiare quello che è il paesaggio della sua Sicilia, con lo spirito, le credenze, tradizioni e , spesso, gli aspetti più infimi e malevoli delle persone. Purtroppo, a differenza di molti altri film del regista siciliano, manca quella magia che ha contraddistinto altri lavori precedenti, non arrivando davvero a commuovere nel finale, in particolare quando il Renato anziano si ricorda di Malèna.

Forse un aspetto dovuto all’aver preferito curare gli aspetti più formali del film come immagine e fotografia, che sono un piacere per gli occhi. Tutto però a scapito della trama e della caratterizzazione dei personaggi che rimangono senza alcun spessore. In particolare Renato che non riesce a raggiungere, e nemmeno a raccontare, una vera e propria formazione o a ricavare un’ emozione abbastanza potente da tutta questa esperienza.

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Elena Belli