La storia di Manuel Piredda s’intreccia per forza di cose con quella di Valentina Pitzalis. Lo scorso due ottobre il Procura di Cagliari ha archiviato l’indagine per omicidio volontario ai danni della donna. Si tratta della terza archiviazione, la prima dopo una lunga indagine. I genitori di Manuel non sono intenzionati a rassegnarsi ed hanno dichiarato di avere intenzione di proseguire la loro battaglia legale.
Il nome di Manuel Piredda è finito al centro delle pagine di cronaca nera i seguito ad un incendio terribile nel quale perse la vita nell’abitazione di Bacu Abis ed in cui rimase gravemente sfigurata l’ex moglie Valentina Pitzalis, oggi ospite di Verissimo. Piredda, originario di Gonnesa, faceva il muratore ed aveva 27 anni quando perse la vita nell’ambito di quello che fu l’ultimo incontro con la donna che aveva sposato nel marzo del 2006. Un matrimonio, il loro, purtroppo ostacolato dai problemi di droga del ragazzo di fronte ai quali Valentina decise di porre la parola fine alla loro relazione. Una scelta che indusse il giovane a commettere diversi reati nei confronti della famiglia della sua ex che per questo lo denunciarono. Manuel fu così condannato agli arresti domiciliari per una effrazione ed una rissa con la polizia. Anche negli anni seguenti però non smise di sentire Valentina dalla quale era completamente ossessionato. Nella notte tra il 17 ed il 18 aprile 2011 però, tutto cambia: le fiamme misero fine alla vita di Piredda e sfigurarono in modo permanente l’ex moglie Valentina. La madre di Manuel, Roberta Mamusa, sin da subito mise in dubbio la versione della donna, miracolosamente sopravvissuta. Secondo i parenti del ragazzo morto, sarebbe stata proprio la Pitzalis ad appiccare il rogo ed uccidere il marito. Dopo lunghi anni di battaglia e indagini, nel 2016 i legali della famiglia Piredda presentarono una denuncia per omicidio verso Valentina. Denuncia poi archiviata e rigettata.
Sulla richiesta di archiviazione pesa sicuramente la perizia psichiatrica di Manuel Piredda. Nel corso di questi anni, infatti, è stato appurato che tra il 2002 ed il 2003, Piredda ha tormentato l’ex fidanzata rendendole la vita un inferno. Firmandosi con lo pseudonimo M31, il giovane ha cominciato a minacciarla, diffamarla, diffondere foto di nudo e scritte ingiuriose nei muri del paese di nascita. In una perizia depositata nel 2009, veniva appurato che Manuel soffriva di crisi d’ansia che acuivano tratti caratteriali di tipo paraoide, motivo per cui era sotto cura di bianzodiazepina.
La storia con Valentina era nata per caso nel 2005. Tra i due era stato un colpo di fulmine e la loro relazione era continuata nonostante per diversi mesi Valentina si era dovuta spostare all’estero come lavoratrice stagionale. Nel dicembre 2005 Valentina torna in Sardegna ed i due si fidanzano ufficialmente. A distanza di un solo anno arriva anche il matrimonio, ma con il passare dei mesi la relazione s’incrina. Nel 2010 la loro relazione s’interrompe, Valentina va via di casa ma ogni tanto torna per dormire dall’ex. Manuel nel frattempo si rifà una vita e frequenta altre ragazze, ma sembra non riuscire a dimenticarsi di lei.
La notte che precede la domenica delle Palme, la casa di Manuel ad Bacu Abis prende fuoco. Il giovane perde la vita, mentre Valentina, sfregiata a vita, sopravvive alle fiamme grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Successivamente la ragazza accuserà l’ex marito di aver cercato di ucciderla: “Manuel ha tentato di uccidermi perché non volevo stare più con lui”.
Secondo la ricostruzione effettuata nelle indagini, Manuel è morto nel tentativo di uccidere l’ex moglie Valentina. Una versione dei fatti che non viene accettata dai familiari del ragazzo morto, i quali ritengono che l’incendio sia stato appiccato dall’ex nuora. Sul corpo di Manuel, però, non sono stati trovati segni di violenza o aggressione con il fuoco, gli unici che avrebbero potuto confermare un’andamento inverso a quello ricostruito in sede d’investigazione.