Cultura

Marguerite Yourcenar e il suo esistenzialismo anticonformista

Marguerite Yourcenar che nel 1980 diviene la prima donna che entra a far parte della Académie française è morta il 17 dicembre del 1987, negli Usa di cui era diventata cittadina nel 1947. Marguerite Yourcenar è in realtà lo pseudonimo di Marguerite Antoinette Jeanne Marie Ghislaine Cleenewerck de Crayencour, scrittrice francese nata a Bruxelles l’ 8 giugno del 1903, in una famiglia franco-belga di antica nobiltà. Il padre è un ricco proprietario terriero francese, anticonformista, grande viaggiatore e persona di vasta cultura; la madre nobile belga, muore dieci giorni dopo averla data alla luce, stroncata dalla setticemia e dalla peritonite conseguenti al parto.

La Yourcenar, ha lasciato una traccia indelebile non solo nella storia della letteratura d’Oltralpe, ma anche nella narrativa mondiale. Il suo romanzo più noto, Memorie di Adriano, la consacrò al successo di critica e di pubblico. Tutta la sua produzione letteraria è caratterizzata dai temi ricorrenti dell’esistenzialismo e della morte, con escursioni nella critica e nella saggistica.

Marguerite Yourcenar Memorie di Adriano copertina libro fonte ilflaneur.com
Marguerite Yourcenar Memorie di Adriano copertina libro fonte ilflaneur.com

La formazione

Marguerite Yourcenar viene educata privatamente dal padre. A soli dieci anni impara il latino e a dodici anni il greco. I numerosi spostamenti che in questi anni compie insieme al padre nel sud della Francia, a Bruxelles, a Parigi e in Olanda, saranno importanti per formare la sua natura di viaggiatrice instancabile. L’educazione ricevuta ne asseconda le naturali inclinazioni per la lettura, la scrittura e lo studio delle lingue antiche. Poco più che adolescente infatti intraprende l’attività di scrittrice, e ad appena diciassette anni, sceglie come pseudonimo l’anagramma del cognome paterno. Viaggia a lungo in Europa prima di trasferirsi negli Stati Uniti allo scoppio della seconda guerra mondiale, dove acquisisce la cittadinanza americana. Pur continuando a scrivere sempre in francese, lavora come insegnante di letteratura francese e storia dell’arte.

Marguerite Yourcenar

L’anticonformismo e l’amore per l’Italia

Nei suoi lunghi spostamenti la scrittrice ha esplorato paesi a lei sconosciuti e ricchi di storia e patrimonio artistico. E’ cosi che nel 1924 arriva in Italia e visita per la prima volta Villa Adriana. Inizia qui la stesura di quello che sarà il suo libro più famoso: Memorie di Adriano. In seguito pubblica un romanzo ambientato nell’Italia dell’epoca, dal titolo “La moneta del sogno cui segue “FUOCHI“, una raccolta di prose liriche ispirata dall’amore non corrisposto per il suo giovane e biondo editore André Fraigneau.

Nel 1937 Marguerite Yourcenar conosce l’intellettuale statunitense Grace Frick; l’incontro risulta fondamentale per la sua carriera e non solo, dal momento che la Frick diventerà la sua compagna di vita fino al 1979. Dopo la morte della compagna, la Yourcenar conosce Jerry Wilson, che diventerà una delle sue più intense passioni. Wilson era un bellissimo giovane studente americano molto inserito nell’ambiente gay, che viveva con uomini più vecchi e più ricchi di lui; conduceva una vita notturna molto attiva e che a causa delle sue sregolate abitudini muore all’età di 36 anni. La sua ultima fatica letteraria è quella della grande trilogia. intitolata “Il labirinto del mondo”. Scrive anche numerosi saggi e racconti di viaggio, confluiti nelle raccolte Con beneficio d’inventarioIl tempo, grande scultore, Pellegrina e straniera e Il giro della prigione.

Nulla di ciò che è umano mi disgusta

Indifferente alla morale e ai giudizi del suo tempo la Yourcenar ebbe como scopo quello di approfondire la conoscenza dell’essere umano in tutte le sue sfaccettature, indagandone i sentimenti e le emozioni, ma anche le mediocrità e le bassezze. Ed è proprio l’animo umano che la scrittrice ha ricostruito attraverso tutti i suoi personaggi. Pochi scrittori hanno saputo giudicare le azioni dei propri personaggi senza mai giudicarli, esaltandone la grandezza, ma anche osservandone con indulgenza e comprensione le cadute, le vigliaccherie e le indecisioni. La sua capacità di accettazione dell’essere umano schiettamente, per quello che è, le ha ispirato delle figure letterarie indimenticabili, prima fra tutte Adriano, protagonista del suo capolavoro, Memorie di Adriano.

Marguerite Yourcenar, prima ancora di affermarsi quale straordinaria scrittrice, è stata soprattutto una donna libera. Quella sua capacità di benevolenza nei confronti dell’essere umano va oltre la nostra capacità di comprensione, dal momento che nonostante le brutture del contesto storico in cui ha vissuto, prima fra tutte quella guerra che l’ha costretta a lasciare la sua terra, è stata capace di scrivere: Nulla di ciò che è umano mi disgusta. E chissà, se riuscirebbe a dirlo ancora oggi.  

Cristina Di Maggio

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